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Cairo: La grave instabilita’ in Libia e’ aumentato drasticamente con la notizia di questa mattina che il Primo ministro, Ali Zeidan e’ stato rapito all’alba da un gruppo legato ad Al Qaeda.
Il rapimento del primo ministro libico rimette in evidenza lo stato precario delle esportazioni di petrolio,pomo della discordia tra le diverse fazioni libiche. Le autorità libiche hanno negato di esser pronti a usare la forza militare per cercare di riaprire terminali petroliferi nella regione Burqa nel nord-est del paese.
Notizie che circolano sui social media hanno suggerito il Congresso nazionale prevede di usare tutta la sua forza, al fine di riaprire le porte di petrolio nella regione del Burqa, entro un termine di tre giorni.
Tawfiq el-Shahibi, un membro del Congresso Nazionale, ha smentito le voci, dicendo: “Tutte le notizie sulle nostre intenzioni di usare la forza per riattivare le esportazioni di petrolio sono false”.
