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Livorno, 30 ottobre 2013 – La notizia è contenuta tra le pieghe della delibera sulla variazione del bilancio del 2013: sono previste, tra le uscite in conto capitale, variazioni nell’ordine di 600 mila euro per far fronte alla sottoscrizione, acquisizione e partecipazione al capitale di società varie.
«L’Authority – dichiara il presidente Gallanti – è disposta a sottoscrivere un ulteriore aumento di capitale a favore dell’Interporto Vespucci. Siamo pronti a mettere sul piatto altri 500 mila euro, che impiegheremmo nel caso in cui qualcuno dei soci non fosse in grado di aumentare la propria quota di partecipazione».
Gallanti ha spiegato che l’Interporto ha un bisogno di 18 milioni di euro e che, pertanto, tutti i soci sottoscrittori sono stati chiamati ad uno sforzo economico per far fronte al salvataggio della società.
«Siamo stati i primi a sottoscrivere l’aumento di capitale – ha continuato Gallanti – e abbiamo collaborato perché fosse presentato, nella scorsa assemblea, un piano industriale ambizioso che facesse dell’Interporto un operatore logistico efficiente».
«È chiaro – ha aggiunto – che per raggiungere questo obiettivo servono due cose: l’ampliamento della cinta doganale e lo scavalco ferroviario della Tirrenica».
L’opera di collegamento tra il porto e il retroporto, per il quale è necessario lo scavalco della Tirrenica, ha un costo totale di 14 milioni di Euro. La Regione ne ha messi sette e altri sette conta di recuperarli dal Ministero delle Infrastrutture: «Abbiamo parlato con i funzionari del Mit – ha detto il rappresentante della Regione in Comitato, Adriano Poggiali – e si sono detti disponibili ad inserire l’opera nel programma infrastrutture strategiche del Cipe. Entro primavera presenteremo il progetto definitivo».
«Il Ministro Lupi è stato chiaro – ha concluso il numero uno dello scalo labronico – i porti e gli interporti devono fare sistema e porsi all’attenzione dello shipping internazionale come autorità logistiche estese. Noi ci stiamo muovendo proprio in questa direzione».
