Miami: branchi di 15 mila squali lungo la Florida per riprodursi e cibarsi

squali in migrazione verso il sud della florida

Miami, 10 dicembre 2013 – Come salmoni e tartarughe marine, anche gli squali tornano a casa per mettere alla luce i piccoli: l’ipotesi avanzata da molti anni ha trovato conferma per la prima volta grazie a un lavoro di marcatura dei piccoli durato 19 anni. La ricerca, pubblicata sulla rivista Molecular Ecology, è stata condotta da un gruppo internazionale coordinato dall’università di Miami. Nati a metà degli anni ’90 nella laguna di Bimini, nel Pacifico, migliaia di squali limone (Negaprion brevirostris) in attesa di crescere e lasciare le sicure acque lagunari erano stati catturati, marcati e campionati da un folto gruppo di ricercatori che volevano saperne di più sulle loro abitudini. A distanza di quasi 20 anni, dopo aver viaggiato attraverso tutto l’oceano, gli stessi squali, considerati da alcuni ricercatori come dei vagabondi del mare, sono tornati nella loro ‘casa natale’ per mettere al mondo i piccoli. Da molti anni i ricercatori sospettavano che le femmine di squalo avessero la capacità di saper ritornare al loro luogo di nascita, ma l’ipotesi non era mai stata confermata a causa della difficoltà di tracciarne i movimenti per così tanti anni. “La laguna di Bimini è quasi come un lago – ha spiegato Samuel Gruber, uno dei responsabili dello studio – e quindi avevamo la possibilità di marcare quasi tutti gli squali nati ogni anno”. La ricchezza dei dati raccolti ha permesso di scoprire moltissime informazioni. Per esempio, ha dimostrato che gli squali hanno bisogno di molti anni per raggiungere la maturità sessuale e che quindi la loro popolazione è particolarmente vulnerabile alla pesca eccessiva. La prova che gli squali tornino a casa sottolinea ulteriormente la necessità di preservare gli habitat che riescono a offrire ospitalità ai piccoli.

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