Atene: distruzione armi chimiche siriane,e’ importante “difendere” le acque del Mediterraneo

CAPE RAY    MILITARE DA VICINISSIMO

Atene, 7 febbraio 2014 – “E’ importante distruggere le armi chimiche siriane, ma è altrettanto importante difendere le acque del Mediterraneo. Questa è una “conditio sine qua non” per portare a termine questo processo”. Lo ha detto il ministro degli esteri greco, Evangelos Venizelos, ad Atene, nell’ambito della conferenza sulla strategia europea per la macroregione Adriatico-Ionica.
“Stiamo collaborando con l’Onu, i Paesi Ue e altri esterni all’Unione, oltre che con varie organizzazione ambientaliste – ha proseguito Venizelos, il cui governo ha la presidenza di turno dell’Ue – per assicurarci che il Mediterraneo non ne abbia a soffrire”. Venizelos ha anche detto di avere avuto rassicurazioni in tal senso da parte dell’Opac, l’organizzazione per le armi chimiche cui è affidato lo smaltimento dell’arsenale siriano. Dopo la partenza dal porto siriano di Latakia e il trasbordo in quello di Gioia Tauro, I MATERIALI CHIMICI SARANNO SMALTITI IN ACQUE INTERNAZIONALI NEL MEDITERRANEO a bordo della nave nave statunitense “Cape Ray”. Ma la tabella di marcia definita con l’Onu già subendo ritardi.

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