Milano: Bartolomeo Giachino, su logistica e portualita’ “ha ragione Squinzi”

GIACHINO BARTOLOMEO

Milano, 11 febbraio 2014 – Interpellato ai margini della Mobility Conference in corso a Milano l’ex sottosegretario Bartolomeo Giachino, attuale responsabile nazionale trasporti e logistica di F.I., ha apprezzato in modo particolare l’intervento del Presidente di Confindustria Squinzi che ha dichiarato che con la realizzazione dei quattro corridoi europei che si incroceranno nella Pianura Padana il nostro Paese riacquisterà la centralità nella logistica mediterranea verso l’Europa e verso l’Africa. Ricordo però che la decisione europea, di eccezionale portata strategica, sulle reti Ten-T è del 19 ottobre 2011 grazie al grande impegno in sede europea del Governo Berlusconi e dei suoi uomini.

Nella attesa della realizzazione delle reti Ten-T è possibile però efficientare il sistema logistico del nostro Paese affrontando le tematiche dei porti, degli interporti, dei controlli doganali, sanitari nei porti, nella definizione del contratto franco destino, nella riforma dell’autotrasporto con un disegno unitario. Un disegno unitario discusso e confrontato con gli operatori logistici del nostro Paese che sono i primi a pagare le conseguenze della inefficienza del nostro sistema logistico che anche Assolombarda valuta in circa cinquanta miliardi di euro e che sono uno dei grandi motivi della minore competitività del nostro Paese e della sua bassa crescita.

Anche il Piano degli aeroporti di Lupi, che finalmente arriva al confronto nella Commissione presieduta dal Senatore Matteoli, deve essere discusso e confrontato con gli operatori logistici.

La logistica e i trasporti possono essere un grande motore di competitività e di crescita per la nostra economia ma occorre rendersi conto che la riforma deve coinvolgere i rappresentanti di un settore che ogni giorno garantisce i tempi di consegna delle merci, dei semilavorati e delle produzioni .

Con la riforma elettorale, del bicameralismo e dell’articolo V, che grazie al confronto benefico tra Renzi e Berlusconi finalmente appaiono raggiungibili, i Governi potranno avere forza e strumenti importanti per farci uscire dalla crisi.

La realizzazione delle reti Ten-T e la riforma del sistema logistico potranno rappresentare un bel motore di crescita per la ripresa economica e sociale del nostro Paese ma è essenziale coinvolgere il Parlamento e gli operatori.

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