Venerdì 20 settembre la Sala “Donato Marino” della Stazione Zoologica di Napoli Anton Dohrn ospiterà “La storia si fa scienza”, l’incontro per commemorare Mirko D. Grmek e Nino Salvatore
Due menti eccellenti che attraverso i propri studi hanno arricchito la storia e il patrimonio intellettuale dell’ente di ricerca napoletano, oggi tra i più importanti al mondo
L’appuntamento avrà inizio alle ore 17:00 con i saluti di Roberto Bassi, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, e Franco Salvatore, docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Cinque gli interventi in programma, con altrettanti topic: Bernardino Fantini, docente dell’Università di Ginevra, per “Mirko D. Grmek, profilo biografico di uno storico delle rivoluzioni delle scienze biomediche”; Maurizio Bifulco, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con “Nino Salvatore e i suoi contributi scientifici”; Christiane Groeben, della Stazione Zoologica Anton Dohrn, con “Consapevolezza del proprio passato: l’Archivio storico”; Bernardino Fantini con “La creazione della rivista HPLS, della Ischia Summer School, e il contributo di Mirko Grmek e Nino Salvatore”. Le conclusioni saranno affidate a Silvia Caianiello dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del CNR.
In ricordo di Mirko D. Grmek e Nino Salvatore
All’inizio degli anni 1970 la Stazione Zoologica di Napoli, grazie all’impulso di Alberto Monroy, decise di mettere in valore la sua prestigiosa storia, dando origine a tre attività: lo sviluppo dell’Archivio storico, la creazione della rivista internazionale History and Philosophy of the Life Sciences e l’organizzazione nella sede di Ischia di una Scuola internazionale di storia delle scienze della vita. La direzione scientifica della rivista e della scuola fu affidata allo storico Mirko D. Grmek, professore alla EPHE-Sorbonne di Parigi.
Sotto la presidenza di Nino Salvatore queste attività si sono ulteriormente sviluppate, insieme alla collaborazione con Mirko Grmek, in particolare in occasione di due scuole estive di grande impatto, dedicate rispettivamente alla storia della virologia e dell’immunologia.
La collaborazione fra Salvatore e Grmek non è stata solo organizzativa, ma anche scientifica.
Entrambi condividevano l’idea che la storia può far meglio comprendere l’attività scientifica, mettendo in evidenza i profondi mutamenti teorici e metodologici, come la rivoluzione molecolare basata sul concetto di informazione, di cui Nino Salvatore comprese da subito l’importanza e alla quale Grmek dedicò la sua ultima pubblicazione, considerata come il suo testamento teorico. La storia, in questo modo, si fa scienza, parte integrante della costruzione teorica di ogni disciplina.