Presentati i risultati di due survey sulle nuove figure professionali richieste dalle imprese e sulla percezione della logistica tra gli studenti. Focus principale su ITS e opportunità derivanti dal PNRR
Una giornata interamente dedicata a formazione, giovani e imprese è stata promossa da ALIS, ITS Logistica Puglia e Gi Group alla presenza dei Presidenti e Direttori di oltre 20 ITS provenienti da tutta Italia e appartenenti principalmente alla Filiera della Mobilità Sostenibile, oltre che di numerosi Presidi e docenti delle Scuole superiori che si sono confrontati sullo stato attuale e sul futuro dell’istruzione, nonché sulle potenzialità ed opportunità derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che affida in particolare agli ITS un ruolo strategico per il Paese, destinando importanti risorse pari a 1 miliardo e 500 milioni. Focus principale dell’incontro proprio sugli ITS, il percorso professionalizzante post-diploma che negli ultimi anni è riuscito a garantire alti tassi di placement (oltre l’80%) tra gli studenti e a favore dei quali si è più volte espresso, fin dal suo discorso di insediamento, il Presidente Mario Draghi.
L’evento, organizzato presso la sede nazionale di ALIS a Roma, ha rappresentato l’occasione per presentare ufficialmente i risultati di due survey condotte proprio dai promotori della giornata, ALIS, ITS Logistica Puglia e Gi Group, con la collaborazione degli ITS della Filiera della Mobilità Sostenibile: “Ascoltando le imprese: riflessioni e strategie sulle nuove figure professionali”, che ha coinvolto un campione di 250 imprese individuate su 46 province italiane (32% Nord, 28% Centro e 40% Sud), e “Professione Logistica: quali opportunità per il futuro? Il settore della logistica secondo gli studenti delle scuole superiori”, sottoposta ad oltre 1.200 studenti delle scuole superiori al fine di intercettare il livello di conoscenza e di interesse giovanile nei confronti del settore.
ALIS, protagonista della giornata formativa, in questi anni ha portato avanti importanti e concrete collaborazioni proprio con Scuole, ITS, Università e centri di ricerca. “ALIS è orgogliosa - ha dichiarato Nicolò Berghinz, responsabile dello Sviluppo, Relazioni Esterne & Public Affairs di ALIS – di aver ospitato e contribuito fattivamente a questo straordinario evento, in cui si sono confrontate le migliori energie del Paese in termini formativi ed occupazionali. Una giornata storica per ALIS, il coronamento di 5 anni a fianco del sistema ITS e delle scuole superiori e, allo stesso tempo, l’inizio di una nuova fase strategica per la crescita formativa, occupazionale e professionale. ALIS Academy - ha aggiunto Berghinz - nasce proprio con l’obiettivo di consolidare sempre più la sinergia tra tutti i protagonisti della valorizzazione del capitale umano, con la ferma convinzione che una logistica efficiente e moderna non possa prescindere dallo sviluppo delle competenze dei nostri giovani e dalla formazione continua dei lavoratori”.
Data Analyst, sviluppatori, innovation manager. Sono questi i nuovi profili professionali più ricercati dalle imprese della logistica ed emersi appunto dalla prima ricerca presentata. “Le aziende intervistate – ha spiegato Luigia Tocci, Direttore dell’ITS Logistica Puglia – hanno manifestato un crescente interesse verso l’integrazione digitale dei processi logistici e di trasporto intermodale mediante l’utilizzo di nuovi software, a fronte di una riqualificazione dei collaboratori o dell’inserimento di figure professionali specializzate che dovranno operare in questo nuovo contesto”. Dal report è inoltre emerso che la digitalizzazione della supply chain, nonostante la sua complessità, rappresenta una delle priorità strategiche per le aziende del settore e, inoltre, che tra le tecnologie maggiormente utilizzate spiccano realtà aumentata, robotica, IoT, automazione, smart mobility, big data analytics e blockchain.
Nel corso della giornata è stata inoltre illustrata la ricerca sulla percezione del settore logistica tra gli studenti, da cui è emerso che sono i giovani prevalentemente originari del centro-sud e provenienti dagli istituti professionali, ad apprezzare e ambire maggiormente alla logistica come sbocco occupazionale. “La survey realizzata in collaborazione tra ALIS, Gi Group e ITS Logistica Puglia – ha affermato Michele Savani, Division Manager Logistics Sector di Gi Group – offre importanti indicazioni riguardo le aspettative degli studenti delle scuole superiori: oltre 1.200 ragazzi da tutta Italia ci hanno raccontato quali sono i settori per loro più attrattivi e quanto conoscono, in particolare, del settore logistico. I dati emersi ci aiutano a ragionare su come adottare politiche di orientamento coerenti in funzione della domanda di lavoro e su come costruire percorsi professionali che siano aderenti tanto alle necessità delle aziende quanto alle aspirazioni dei ragazzi. I risultati devono però anche far riflettere molto - ha aggiunto Savani – su come viene percepito il settore logistico e su quanto sia importante investire nella comunicazione dell’attuale immagine del comparto e delle opportunità che può offrire: in Italia questo settore vale circa il 7% del PIL, ma è ancora scarsa la conoscenza del valore economico generato dalle attività logistiche, per non parlare della comprensione del valore aggiunto che esse apportano lungo la catena di trasformazione delle materie prime e fino ai consumatori finali”.
Le due survey presentate forniscono dati importanti per tracciare il percorso degli Istituti, come sottolineato da Silvio Busico, Coordinatore nazionale degli ITS della Filiera Mobilità Sostenibile: “Sappiamo cosa cercano le imprese e con loro vogliamo lavorare per progettare percorsi che sappiano formare tecnici specializzati e capaci di operare nelle imprese già al termine del biennio di studi. Dalla ricerca compiuta sugli studenti, invece, abbiamo compreso anche che dobbiamo far scoprire le numerose occasioni che il settore offre ai giovani: è una sfida entusiasmante che vogliamo vincere e che, grazie anche all’importante confronto odierno, intendiamo portare avanti presentando al Ministero dell’Istruzione un documento contenente le esigenze di un mondo orientato al futuro e che, anche in tema di transizione ecologica e digitale, può fare la differenza”.