Marocco: sequestrate dalla Guardia Costiera circa 2 tonnellate di droga pura a bordo di un peschereccio – VIDEO -

dakhla

A sinistra,la cittadina turistica-balneare di Dakhla.Sotto o due Video

IL PESCHERECCIO ZHAR2 PIENO DI DROGA

Rabat, Marocco, 23 novembre 2016  – Il Central Bureau of Investigation giudiziario (BCIJ) ha annunciato che domenica e’ stato sequestrato al largo della costa della citta’ di Dakhla, una delle piu’ pericolose e difficili operazioni di traffico di droga, in una operazione congiunta condotta dalla Guardia Costiera e la Marina Reale responsabili della supervisione delle acque territoriali.

”Il carico e’ senza precedenti, un record (cocaina): sino state sequestrate circa 2 tonnellate di droga provenienti da un paese dell’America Latina, prima di essere entrata in acque territoriali al largo della città di Dakhla a bordo di una nave da pesca registrata sotto il nome ZHAR2 serie B 634”, ha detto la BCIJ in un comunicato, aggiungendo che il proprietario della barca è oggetto di ricerca per un caso simile.Il BCIJ ha sottolineato che questa grande operazione e’ stata effettuata con  precisa sicurezza in virtu’ delle informazioni e dei dati raccolti durante il monitoraggio dei cartelli della droga che tentano di sfruttare la posizione strategica del Regno, in un punto di passaggio della loro attività criminali.I primi elementi delle indagini hanno portato all’arresto della mente che si cela dietro questa operazione e il proprietario della barca, scoprendo che i due in questione, hanno precedenti penali in materia di traffico di droga, pur operando con aziende per l’ esportazione di pesce come copertura per le loro attività criminali.I due imputati sono in custodia cautelare a disposizione delle indagini che si svolgono sotto la supervisione del pubblico ministero competente per ulteriori indagini per rivelare le ramificazioni di questa rete a livello nazionale ed internazionale, ha osservato la stessa fonte, aggiungendo che l’indagine è in corso per identificare il resto delle persone coinvolte in questo caso e assicurare alla giustizia tutti i soggetti il ​​cui coinvolgimento è provato.

Il volume e la natura dell’operazione mostrano il livello delle sfide alla sicurezza che affronta il Marocco per non diventare un punto di transito e meta principale della criminalità organizzata transnazionale e incrocio privilegiato del traffico internazionale di stupefacenti.

L’aborto di questa operazione si inserisce nel quadro degli sforzi instancabili del BCIJ, che ricade sotto la direzione generale di monitoraggio del territorio nazionale (DST), per la lotta contro gli aspetti penali, comprese quelle relative al traffico internazionale di stupefacenti.

 

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