A.D. della società MAST afferma che le minacce globali per il settore marittimo sono ben lungi dall’essere debellata

phil cable
Perth (Australia), 18 settembre 2015 – La necessità di regolamentare e sorvegliare il settore marittimo per affrontare le minacce globali è  piu’pressante che mai, ha detto Phil Cable, amministratore delegato della società di sicurezza marittima leader MAST.
Parlando al Convegno 2015 a Perth  sul  Diritto Marittimo di Australia e Nuova Zelanda (MLAANZ), ieri (giovedi 17 settembre), Cable ha dichiarato: “Le minacce globali subiti dall’ambiente marittimo, che si tratti di terroristi, pirati, la pesca illegale , tratta di esseri umani o di stupefacentie di  contrabbando, derivano dalla mancanza di legge e dell’ordine.
“La ragione di questa situazione è che molti Stati non hanno l’organizzazione, i fondi o la volontà di sorvegliare e gestire le proprie acque territoriali o zona economica, sono come lo Yemen, la Libia, o la Somalia non è riuscito ad evitare un ambiente permissivo per la criminalità . ”
Ha poi aggiunto: “Anche se l’Oceano Indiano può essere considerato uno dei più sicuri oceani del pianeta, la minaccia della pirateria non è stata eliminata. Sono le M arine internazionali di pattuglia, una migliore gestione Practices 4 (BMP4) e le guardie armate che impediscono un ritorno alla pirateria somala.
“Questo, combinato con la recente ondata di attacchi nel sud est asiatico, nel Golfo di Guinea e’ aumentato  il traffico di esseri umani dalla Libia, e tra lo Yemen e il Corno d’Africa, suggerisce che le minacce globali alla navigazione marittima e’ tutt’altro che debellata”.
Cable ha spiegato che ci sono due tipi principali di minacce per la navigazione nel Sud-est asiatico, sotto forma di violenti arrembaggi / rapine e attacchi più sofisticati per cui il carico spesso viene rubato. La minaccia nel Golfo di Guinea è dominato dagli abbordaggi con lo scopo di rapire i membri degli equipaggi per il riscatto.
Egli ha detto: “Una delle principali sfide per affrontare queste minacce è la mancanza di una cooperazione regionale creando requisiti legali e giurisdizionali, nonché la mancanza di collaborazione per un partenariato pubblico-privato che sono la chiave per sviluppare una forza sostenibile in grado di regolare e vigilare il traffico marittimo.”Crimine marittimo è un problema che ha bisogno di impegno da parte di tutti i  governi, forze dell’ordine, ed il mondo dello shipping e dei suoi collaboratori, che comprendono anche il settore della sicurezza. Crescere le capacità di gestione della territorialita’ marittima è complessa e deve essere sostenuto da elevati standard di formazione per  gli operatori della Guardia Costiera e dalle forze militari marittime. Il settore privato è intrinsecamente ben attrezzata per intervenire e fornire ai governi  l’assistenza di cui hanno bisogno per sviluppare la loro capacità di gestire il proprio ambito marittimo. ”

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