ABB e le tecnologie per la sostenibilità del trasporto marittimo

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Nonostante la crisi che ha caratterizzato l’economia mondiale in tutto il 2012, il Gruppo ABB ha raccolto ordini per un valore di oltre 4mld di dollari, un ricavo di circa 4mld$ ed un reddito netto di 3mld$, in calo contenuto sul 2011 del 15%, confermando che la ricerca e l’innovazione, focalizzate nel trovare soluzioni che diano risposte alle esigenze collettive di margini sempre più ampi di sostenibilità ambientale ed economica delle attività umane, sono chiavi fondamentali per la ripresa.

Nato appena 25 anni fa dalla fusione della svedese ASEA (Allmänna Svenska Elektriska Aktiebolaget) con la svizzera BBC (Brown, Boveri & Cie), il Gruppo ABB, con sede centrale a Zurigo, opera nelle tecnologie per l’energia e l’automazione e, grazie alla forte internazionalizzazione accompagnata dalla politica di messa in rete delle imprese acquisite nel mondo, è presente in 100 Paesi con circa 145.000 dipendenti. Come chiarisce Barbara Frei, Country Manager di ABB Italia, in un’intervista rilasciata al periodico Mondo ABB, “noi facciamo ovviamente parte del gruppo dei “fornitori di tecnologie”. Le nostre competenze e la nostra spinta all’innovazione si applicano all’integrazione delle fonti di energia rinnovabile, alle interconnessioni fra le reti di trasmissione, all’efficienza energetica e alla building automation, ai porti “verdi” e alle infrastrutture per la mobilità elettrica”.

Da tempo ABB opera con competenze specifiche nel settore marittimo, che a livello globale trasporta oltre il 90% dello scambio commerciale internazionale, ricercando e trovando soluzioni green che, abbassando gli impatti dei costi economici sulle attività e di queste sull’ambiente, rispondono alle richieste sempre più responsabili di porti, armatori e istituzioni. Nei porti, ABB è divenuto leader nel sistema di connessione shore-to-ship, che permette di abbassare le quote di emissione di CO2 e di inquinamento acustico prodotte dalle navi in ormeggio, attraverso lo spegnimento dei motori e la fornitura da terra dell’energia necessaria ai sistemi di bordo. Recentemente, il porto di Ystad, premiato dal Maritime Forum come quello più eco-compatibile della Svezia, ha adottato questo sistema con una soluzione “chiavi in mano”, che immette energia proveniente dalla rete in una sottostazione dotata di potenti convertitori di frequenza.

Spiega all’ Informatore Navale Alessandro De Santis, Responsabile Marketing and Sales local bu Marine and Cranes di ABB Italia, “Abbattere le emissioni è possibile, intervenendo su motori ed in generale sugli apparecchi esistenti a bordo. La Shore Connection (connessione a terra ndr) è una soluzione promossa da ABB per ridurre le emissioni inquinanti ed acustiche di navi ferme in porto, che connette la nave alla rete elettrica di terra. Ciò consente lo spegnimento dei motori di bordo eliminando del tutto le emissioni e l’inquinamento acustico, aspetti molto sentiti soprattutto nei porti storici, anche quando il traffico è in prevalenza di navi da crociera e traghetti. Durante la navigazione, invece, l’installazione di drive per motori elettrici, che parzializzano il carico dei motori elettrici di bordo alla reale necessità del carico, permette una notevole riduzione dell’inquinamento, che si traduce in un notevole risparmio in termini di energia elettrica richiesta a bordo, sinonimo di risparmio energetico e di emissioni inquinanti, che si incrementa ulteriormente se si utilizzano motori elettrici ad alta efficienza”.

A molti è ormai chiaro che il raggiungimento di importanti livelli remunerativi di sostenibilità economica ed ambientale dell’attività marittima richiede investimenti per l’innovazione che intervengano sia sulla sua parte terrestre come su quella della navigazione. ABB ha messo a punto una gamma di soluzioni integrate di potenza e automazione per migliorare produttività e sicurezza delle navi, riducendo contemporaneamente l’impatto ambientale, che unite all’assistenza determinano un sistema che riduce i consumi fino al 20 per cento con notevole vantaggio competitivo, rispondendo a un tema su cui molti armatori italiani e la stessa Confitarma sono più volte intervenuti, anche alla luce dei provvedimenti comunitari sulla tipologia di bunker utilizzato dalle navi, che rischiano di far lievitare ulteriormente il costo del carburante che già copre mediamente il 50% dei costi operativi.

Infatti, gli accordi di service basati su manutenzioni periodiche programmate, a zero impatto sull’operatività delle flotte sono uno degli elementi che contribuiscono ad un controllo efficiente dei costi di esercizio di una nave. ABB sta proponendo al mercato un approccio di lungo termine per la manutenzione e la riduzione dei costi variabili dovuti dalle azioni manutentive obbligate sulle navi, che rendono i budget più pianificabili e la comunicazione tra il management armatoriale e i tecnici ABB efficace e trasparente. Questo è di particolare interesse per le compagnie di linea, e recentemente la Star Cruises, con un contratto di service a lungo termine del valore di circa 1 milione $, ha affidato ad ABB la fornitura unica di servizi per le macchine rotanti, gli interruttori, i trasformatori, gli azionamenti e l’automazione in generale delle navi della flotta.

“Il mercato è alla continua ricerca di nuove soluzioni per incrementare la sicurezza e l’operatività della nave, e allo stesso tempo vuole estendere il ciclo di vita degli asset rendendo i costi più prevedibili nel futuro”, ha dichiarato Heikki Soljama, responsabile del business Marine and Cranes ABB, in un comunicato ufficiale “Noi rispondiamo molto concretamente a questa richiesta con un ampia gamma di tipologie di contratti di service che garantiscono sicurezza nelle operazioni di bordo per i nostri clienti. Per noi di ABB, questo è l’approccio corretto che ci permette di gettare le basi e costruire relazioni durature, basate sulla fiducia, tra noi e i nostri clienti”.

Sul piano delle applicazioni tecnologiche a bordo, la nuova suite di sistemi Advisory e automazione di ABB comprende una gamma completa di tecnologie d’informazione e comando che permettono agli operatori di monitorare e calcolare l’utilizzo ottimale dell’energia a bordo. L’organizzazione globale Vessel Information and Control di ABB sviluppa soluzioni di automazione specifiche, basate su tecnologie di automazione dei processi testate sul campo, che oggi può contare su una nuova suite di software Marine Advisory per la drastica riduzione dei consumi, come le versioni più avanzate del sistema di gestione energetica EMMA© o i controlli dell’automazione winch delle funi di ormeggio per l’accostamento in sicurezza delle navi in banchina.

Il mercato armatoriale sta reagendo positivamente alla tipologia di offerta di ABB e in quello italiano vanno evidenziandosi segnali positivi di adeguamento alle nuove esigenze. E’ di questi giorni l’annuncio di Grandi Navi Veloci e di ABB per l’installazione a bordo della cruise-ferry La Suprema di motori ad alta efficienza e azionamenti a frequenza variabile, che permetteranno un risparmio sui consumi con un ritorno sull’investimento inferiore ai due anni di esercizio. Il sistema, che prevede un monitoraggio continuo sul dispendio di energia, consiste in nuovi motori elettrici ad alto rendimento (IE3) e azionamenti a frequenza variabile per la ventilazione della sala macchine dei motori principali e dei motori generatori. ABB, inoltre, fornirà anche il sistema di automazione sviluppato sulla piattaforma AC800M, corredato da un pannello touch screen per permettere all’operatore la gestione e il controllo della ventilazione. Fanno inoltre parte integrante del progetto i sensori di campo, come i misuratori di pressione e di temperatura, che saranno messi in servizio all’interno delle sale macchine del traghetto.

Esemplifica all’Informatore Navale Alberto Pochiero, Technical Advisor of Area & Regional Auditor di ABB “Le regolamentazioni internazionali in tema di limitazione delle emissioni prodotte dalle applicazioni industriali hanno dato un profondo impulso allo sviluppo di sistemi sempre più efficienti. La sovralimentazione, come parte integrante e imprescindibile per il corretto uso del motore, è ottimizzata in fase di applicazione per ogni specifico campo di utilizzo, considerando svariati parametri, come condizioni ambientali, combustibile utilizzato e profilo di carico, per determinarne la massima efficienza in relazione alle richieste del motore. La modificazione del layout del motore, come ad esempio il suo profilo operativo, può tuttavia richiedere una nuova ottimizzazione della sovralimentazione. E’ questo, ad esempio, il caso delle grandi unità portacontenitori che hanno visto, per la situazione di contrazione che affligge il mercato globale, ridurre la propria velocità commerciale del 20-30%. ABB, in cooperazione con i costruttori motore, ha sviluppato la possibilità di escludere in modo flessibile una delle turbosoffianti (generalmente tre o quattro) installate sul motore di propulsione, di fatto riallineando il regime di funzionamento delle rimanenti macchine in una zona di efficienza massima anche in condizioni di carico parziale. Tale condizione di funzionamento, peraltro reversibile, mantiene le emissioni entro i parametri oltre a ridurre i consumi specifici di combustibile se comparati alla stessa condizione di carico con tutte le turbosoffianti in esercizio”.

Attrezzarsi tecnologicamente sarà uno dei campi su cui la competizione globale tra imprese di navigazione si misurerà nei prossimi anni. Nuovi progetti navali soprattutto di navi altamente specializzate sotto questo profilo sempre più pensano in modo green e può essere considerato un dato sintomatico l’ordine di 35 milioni di dollari ricevuto da ABB da parte dei cantieri Baltic Shipyard per la fornitura dei sistemi di propulsione e degli impianti elettrici per la nuova nave rompighiaccio in costruzione per Rosmorport FSUE ABB fornirà sistemi di generazione e distribuzione, i motori delle pompe antincendio e il sistema di propulsione da 25 megawatt composto da due unità Azipod (2 x 7,5 MW) più un sistema tradizionale con elica a passo fisso (10 MW). L’adozione degli Azipod assicura una riduzione dei consumi di carburante nell’ordine del 20 per cento I. L’unità con propulsione diesel-elettrica, , sarà in grado di procedere in avanti o indietro alla velocità di due nodi anche nel ghiaccio compatto con spessore fino a due metri, coperto da 20 centimetri di neve e a temperature fino a meno 35° C.

Giovanna Visco

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