Roma, 20 aprile 2017 - “Le dichiarazioni del futuro Presidente di Alitalia, Luigi Gubitosi, sono importanti e coincidono con quanto stiamo chiedendo da tempo: una reale discontinuità dell’azienda per ciò che riguarda il management, colpevole di aver portato l’azienda in queste condizioni, e altrettanto per quel che riguarda la politica industriale, che necessariamente deve cambiare per aumentare i ricavi attraverso l’apertura di nuove rotte a lungo raggio e con l’arrivo di nuovi aerei”.
Così il Segretario Generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, sull’intervista rilasciata da Luigi Gubitosi ad un noto quotidiano.
“Va infatti superata la debolezza del piano industriale e invertita la curva decrescente dei ricavi, vera emergenza della compagnia, e vanno eliminati i sovraccosti non riferibili al lavoro, cha hanno determinato gli squilibri economico-finanziari attuali” prosegue Tarlazzi.
“Riteniamo importanti le dichiarazioni di Gubitosi e vogliamo dargli credito; così come siamo convinti che tale sviluppo non possa avvenire se non attraverso il riconoscimento della professionalità e del senso di responsabilità degli attuali dipendenti, che siano essi impegnati in attività di terra o di volo.
“C’è pertanto molto da recuperare – avverte il dirigente sindacale – sia nelle strategie commerciali e industriali come nel rapporto col personale, minato da anni di atteggiamenti sbagliati e da interventi ingiusti sui salari, come quello ultimo sul quale i lavoratori si stanno esprimendo”.
“In questo senso è giusto ricordare che il costo del lavoro in Alitalia è inferiore a quello delle Compagnie con le quali Alitalia compete, al netto di RyanAir che gode di situazioni distorsive della concorrenza.
“All’esito positivo del referendum ci si dovranno rimboccare le maniche e lavorare in un contesto aziendale diverso, più costruttivo, più partecipativo e che abbia più considerazione per tutti i dipendenti”.