In occasione dell’evento clou “Alice e il Natale delle Meraviglie”
Livorno, 9 dicembre 2015 – Il 18, 19 e 20 dicembre. In occasione della festa “Alice e il Natale delle Meraviglie”, terza edizione del “Natale in Fortezza”, organizzata da Porto 2000 in collaborazione con l’Autorità Portuale, il Port Center di Livorno aprirà in via straordinaria per permettere a grandi e a piccini di conoscere da vicino il porto, la più importante realtà economica del territorio.
Venerdì dalle 15 alle 19, e durante il weekend, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sia il sabato che la domenica, sarà infatti possibile entrare gratuitamente nella Palazzina del Capitano e visitare, al secondo piano, il moderno e iper tecnologico centro didattico dedicato allo scalo labronico, alla sua storia, ai suoi mestieri e ai suoi traffici.
Ad attendere i visitatori importanti strumenti tecnologici che renderanno divertente l’avventurosa scoperta del porto: dallo schermo a scorrimento con cui si possono di volta in volta conoscere in dettaglio i vari soggetti operanti all’interno del porto, alla “live map” posta al centro dello spazio espositivo, su cui sarà possibile consultare i dati aggiornati relativi alle singole navi; dai multiproiettori controllabili a distanza agli oggetti “narranti”, ognuno scelto per esemplificare le diverse categorie merceologiche di cui si vuole raccontare provenienza, modalità di stoccaggio, condizioni di trasporto e volumi.
Il Port Center, inaugurato lo scorso 3 novembre, è un concentrato di tecnologia ed è diretta espressione del progetto Porto Aperto, avviato dall’Autorità Portuale e nato otto anni fa per favorire l’integrazione tra i cittadini e la realtà portuale.
Assieme al Museo dedicato alle imbarcazioni storiche della città dei Quattro Mori, presso l’ex Magazzino Collettame delle Ferrovia, il Port Center rappresenta il completamento di un percorso espositivo che permette oggi a Livorno di comunicare, e di fare in larga parte scoprire, non solo i valori materiali (hard values) del sistema portuale, ossia le strutture, i mezzi, le infrastrutture, ma anche i valori immateriali (soft values), ossia i saperi operativi, le professionalità e le tradizioni tuttora vive delle imprese e dei lavoratori portuali.