Arcese e Grimaldi avviano una soluzione aggiuntiva via nave per far fronte all’emergenza Rastatt

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Il protrarsi della chiusura della linea ferroviaria del Reno e la ripresa, dopo il rallentamento del periodo estivo, dei flussi di merce sull’asse nord-sud Europa sono le principali responsabili del consistente deficit di capacità di carico attualmente in corso.

 

Arco (Trento), 19 settembre 2017 – “I camion attualmente disponibili non sono sufficienti a supplire la mancanza di treni lungo il corridoio svizzero e le soluzioni di backup messe in campo ad oggi dalle ferrovie sono ancora poco affidabili e comunque non sufficienti in termini di capacità” – afferma Marco Manfredini COO del Gruppo Arcese, e prosegue: “Gli ordini dei nostri clienti, dopo il consueto periodo di stasi estiva, stanno rientrando nel pieno dell’operatività comportando una concentrazione nei terminali ferroviari di semirimorchi pronti per essere caricati e limitando di conseguenza la capacità di accettarne di nuovi.”
Ed è proprio per recuperare la capacità di carico e i carichi arretrati che Arcese ha lavorato attivamente fin da subito per fronteggiare l’emergenza e garantirel’operatività dei servizi, rafforzando e offrendo soluzioni di backup. Tra queste, l’iniziativa promossa in collaborazione con il Gruppo Grimaldi per l’avvio di un servizio ro-ro tra il porto di Anversa e Savona inaugurato il 2 settembre 2017. In questa prima data la nave è partita in direzione Italia con a bordo già 30 semirimorchi. Il nuovo servizio ha una frequenza settimanale, tempi di transito di 7 giorni e capacità di carico di oltre 100 semirimorchi.
L’obiettivo di questa soluzione, che consolida ulteriormente la partnership tra le due aziende, è garantire al mercato una più ampia capacità di carico per far fronte all’emergenza e recuperare gli arretrati di spedizioni ma soprattutto fronteggiare nuove richieste. Allo stato attuale, infatti, le soluzioni di backup ferroviarie hanno arcese.com una capacità limitata che non supera il 50% di quella ottimale e le infrastrutture terminalistiche sono sature.
“Grazie a questa operativa short-sea, unitamente ai servizi di backup ferroviari attivati e alla flotta di automezzi di proprietà, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità nel ricercare soluzioni per minimizzare gli impatti della chiusura di Rastatt” aggiunge Marco Manfredini, e conclude “Siamo molto soddisfatti del supporto ricevuto dal Gruppo Grimaldi anche in questa emergenza e della velocità di implementazione di un servizio che speriamo essere decisivo nel supportare le necessità dei nostri clienti in questo momento così delicato.”

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