Roma, 28 luglio 2016 – Il primo fondamentale passo di una riforma della portualità è stato compiuto. Ed è questa di per sé una notizia di enorme significato politico e di grandi prospettive. Muovere una macchina amministrativa e normativa ferma da oltre vent’anni, equivale a smuovere un macigno. Ora spetterà a tutti noi, amministratori e operatori, impedire che il progetto si fermi alle prime difficoltà e traguardi invece quei risultati di efficienza e produttività che sono essenziali non solo per il sistema logistico e portuale italiano, ma per l’intera economia del paese. I porti italiani e Assoporti sono chiamati quindi a uno sforzo senza precedenti di sostegno e di supporto intelligente all’azione del governo e del Parlamento.