
Il presidente dell’ Associazione Svizzera dei
Trasporti Stradali Adriano Sala, chiede una
“stretta” sulla qualità dei mezzi pesanti
stranieri sulle strade del Ticino.
Ogni giorno quasi 1800 transiti di Tir immatricolati all’estero, provenienti dall’Italia
o dall’oltre Gottardo e diretti verso Sud, transitano sulle strade e specialmente sulle
autostrade del Canton Ticino. Quanto sappiamo di questi mezzi? Cosa conosciamo della loro
efficienza e manutenzione? Che garanzie abbiamo sulla qualità e la capacità di chi li guida?
Sono interrogativi inquietanti, che vengono marginalmente sollevati solo in occasione delle
emergenze neve, ma rappresentano una “spada di Damocle” sospesa sulla testa di tutti i
cittadini e le famiglie del Canton Ticino.
A denunciarlo è Adriano Alessio Sala, Presidente della Sezione ticinese dell’Associazione
dell’autotrasporto svizzero ASTAG, nonché candidato UDC alle prossime elezioni di aprile per
il Gran Consiglio.
“Mentre le nostre aziende di autotrasporto – sottolinea Sala – rispettano alla lettera le
indicazioni e le normative di sicurezza, sia in tema di manutenzione dei mezzi, sia di
formazione del personale ai quali li affida, ogni giorno, ogni ora centinaia di mezzi con targhe
estere e sempre più spesso guidati da autisti dell’Europa orientale o anche extra comunitari,
calcano l’asfalto delle nostre autostrade.”
“Le nostre forze di polizia – continua il presidente di ASTAG – fanno il possibile e anche
l’impossibile per controllare, fermare, sanzionare chi mette a rischio la vita umana sulle
nostre strade. Ma non è sufficiente. È venuto il momento di alzare l’asticella della sicurezza e
definire nuovi schemi normativi (anche attraverso accordi internazionali) e operativi per
impedire che il tema transiti diventi fuori controllo.
ASTAG è disposta a offrire alle Istituzioni tutta la collaborazione possibile per costruire un
quadro di riferimento complessivo che fornisca alle nostre famiglie, ai nostri cittadini, quella
sicurezza che hanno il diritto di pretendere.
S.P.A.