Autorità di Sistema Portuale: in crescita i porti Napoli e Salerno. Ma il ”Sistema” evidenzia alcune incongruenze

autorita portuale napoli e guardia costiera

Napoli, 7 febbraio 2017 – L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale si presenta, all’appuntamento recente della sua costituzione, con volumi di traffico in incremento. I porti di Napoli e Salerno registrano, nella loro somma, nel 2016 un aumento pari al 9,3% rispetto al 2015 nel settore del traffico container, passando da 797.608 teu movimentati nel 2015 a 872.053 del 2016. Nel settore delle crociere il traffico consolidato di Napoli e Salerno passa da 1.459.116 croceristi nel 2015 a 1.417.546 nel 2016 ( – 2,8%). Il traffico passeggeri da 6.689.108 a 7.001.905, ( + 4,7%).

Il 2016 è stato un anno più che positivo per lo scalo partenopeo. Tutti i segmenti di traffico del porto di Napoli registrano risultati in incremento: dal traffico crocieristico, alle merci varie, ai contenitori.

Il settore delle crociere registra il massimo storico, con 1 milione e 300 mila croceristi ( + 2,9% rispetto al 2015), mentre i passeggeri per i collegamenti con le isole sono stati 6.562.325 ( +3,8% rispetto al 2015).

Il totale delle merci movimentate nello scalo nel 2016 sono state 22.396.568 tonnellate, + 6,7% rispetto al 2015. Di queste, le rinfuse liquide sono state 5.224.316 (+ 8,7% rispetto al 2015), le rinfuse solide 6.103,835 ( +1,9% rispetto al 2015), le merci varie 11.068,417 ( + 8,5% rispetto al 2015).

Il settore del traffico contenitori registra l’incremento più elevato, con 483.481 contenitori in teu movimentati, il 10,3% in più rispetto al 2015.

Il porto di Salerno mantiene nel 2016 il trend di crescita nel settore del traffico commerciale con 13 milioni di merci movimentate nello scalo ( + 1,6% rispetto al 2015). Nel settore container, in particolare, si registra un incremento del + 8%, pari a 388.572 teu movimentati nel 2016. Il traffico degli autoveicoli è stabile, con una crescita dello 0,6%. In calo il traffico croceristico con un decremento del -41,2% rispetto al 2015, passando da 189.545 croceristi a 111.395 nel 2016. I passeggeri, invece, sono stati 439.580, + 20,5% rispetto al 2015 ( 364.916).

“I dati configurano una situazione di inversione di tendenza positiva nello scalo partenopeo e una costante crescita dello scalo salernitano- ha commentato il Presidente Pietro Spirito- Questo andamento induce a ritenere ancor più necessari interventi di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture e dei servizi. Il Piano Operativo al quale stiamo lavorando punta, partendo dai risultati raggiunti, a definire le linee di sviluppo in un’ottica di integrazione tra Interporti e sistema campano della portualità. Stiamo definendo un piano che superi l’ambito strettamente portuale per creare, così come richiesto dal Piano Nazionale della Logistica, un sistema campano competitivo nel Mediterraneo. L’integrazione tra traffici marittimi e terrestri costituisce la sfida logistica dei prossimi anni”.

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Ndr: Alla predominanza dei porti del Nord Europa,l’Italia ha risposto a modo suo. Con la scusa di economizzare, ha ridotto il numero delle Autorita’ Portuali: ci si aspettava un taglio netto,ma ne e’ uscito fuori solo un leggero sfoltimento. Da oggi in poi,avremo porti-associati che raddoppieranno  (solo sulla carta)  i loro traffici,ma saranno dati che non corrisponderanno alla realta’.Semplicemente perche’ sara’ la somma di due o tre porti. Se e’ questo il motivo di tale sconvolgimento,tanto valeva aggregare i porti di tutto il Tirreno: solo cosi’ potevamo illuderci di arrivare statisticamente a ridosso dei porti del Nord Europa.Stesso discorso per i porti adriatici. gsp

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