Autotrasporti: Cinzia Franchini, presidente CNA-Fita, non aderisce al fermo proclamato per l’8 luglio

cinzia franchini

All’autotrasporto italiano: rilanciamo un serrato confronto con la committenza per un 83-bis fruibile sul mercato anziché nei tribunali.

Modena, 1 luglio 2012 – Domenica primo luglio il presidente Cinzia Franchini ha riunito, a Modena, il Consiglio nazionale della CNA-Fita per discutere la delicata situazione contingente, enfatizzando però quanto sia necessario ed urgente ragionare anche sul futuro prossimo e sulle sfide che questa crisi inevitabilmente apre dal momento che con la ripresa nulla sarà più lo stesso. Un dibattito interno all’Associazione che precede l’Esecutivo Unatras convocato per domani e il successivo incontro convocato, sempre per domani, dall’Albo dell’autotrasporto per “l’esame delle problematiche concernenti gli autotrasportatori in relazione al fermo dei servizi di autotrasporto”.

 

In tal senso la CNA-Fita preventivamente e, così facendo intendendo rilanciare un percorso condiviso, propone:

 

- La CNA-Fita non aderirà al fermo proclamato dall’8 al 13 luglio e si augura che tale posizione venga chiaramente assunta dalle altre sigle presenti nel coordinamento unitario Unatras;

 

- La CNA-Fita auspica che Trasporto Unito ritiri la sua proclamazione di fermo perseguendo, con maturità sindacale, l’onere del confronto per superare il delicato momento economico che il nostro settore, insieme all’economia tutta, sta attraversando;

 

- Se quanto sopra sarà possibile, richiamandoci tutti, nessuno escluso, alla casa comune d’appartenenza, ovvero l’Albo nazionale dell’autotrasporto, la CNA-Fita lancia un appello affinché l’autotrasporto tutto possa rilanciare il dialogo con la committenza per trasformare l’83-bis in una concreta piattaforma di regolazione condivisa, che porti l’intera filiera fuori dalle secche dell’impasse istituzionale che l’attuale impianto ha generato. Non un semplice tavolo ma la dimostrazione di saper rappresentare le nostre imprese garantendogli utili strumenti anziché costosi quanto inutili contenziosi legali. Un dialogo che la CNA-Fita sta portando avanti da alcuni mesi e che ha da sempre proposto a tutti come unica via possibile per sbloccare l’inerzia di una legge che non sta dando i risultati sperati.

 

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