
Palermo, 30 ottobre 2018 – L’inspiegabile aumento di capitale della società Interporti Siciliani, per un valore di 2,5 milioni di euro, annunciato dal Presidente della Regione Sicilia, non solo non risolve i problemi operativi dell’autotrasporto ma conferma la totale incapacità della Regione stessa, in un quadro di autoreferenza, ad affrontare strategicamente e in termini di priorità il grande tema della mobilità delle merci da e per la Sicilia.
Ad affermarlo è il coordinatore nazionale all’intermodalità di Trasportounito Aitras, Salvatore Bella, che ha evidenziato “come l’assenza di concertazione del governo regionale con le categorie e gli operatori sul campo abbia prodotto l’azzeramento di quanto di buono era stato realizzato in anni precedenti, riportando indietro le lancette del tempo per l’autotrasporto e il sistema logistico nel suo complesso”.
“L’elenco delle conquiste che erano state realizzate nell’ultimo decennio – prosegue Bella – e che ora sono state dimenticate o abbandonate, è lungo e imbarazzante: dall’ecobonus basato sul coinvolgimento delle imprese, ai fondi per realizzare autoporti e potenziare gli interporti; dalla continuità territoriale quale terreno fertile sul quale far maturare nuove proposte normative, frutto di un lavoro d’insieme e di una Consulta regionale dell’autotrasporto che aveva individuato con chiarezza le priorità del settore in stretta connessione con quelle dell’industria e dell’ortofrutticolo”.
“È indispensabile – conclude il portavoce di Trasportounito – che il Presidente Musumeci esprima con forza la volontà di riattivare gli strumenti e il dialogo con le risorse associative, per ripartire dai risultati del 2013, e rilanciare l’autotrasporto, la logistica e i sistemi intermodali di cui la Sicilia ha urgentissimo bisogno”.