Cairo: Al Qaeda mira agli stretti marittimi per bloccare i flussi di petrolio

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Il Cairo, 23 ottobre 2014 – I terroristi legati ad Al Qaeda hanno chiesto attacchi contro gli stretti marittimi laddove passa quasi tutto il petrolio verso l’Occidente: questo e’ quanto appare in una rivista di propaganda in inglese e pubblicate online. Il gruppo terroristico ha messo in evidenza lo stretto di Gibilterra, lo Stretto di Hormuz, il canale di Suez, e lo stretto Bab El Mendeb nel Mar Rosso come possibili bersagli per interrompere i flussi energetici globali.
“Anche se una sola superpetroliera … dovesse essere attaccata in uno dei punti degli stretti marittimi o dirottata o affondata in una di queste rotte marittime, le conseguenze sarebbero fenomenali …” ha osservato un articolo all’interno della rivista. Il gruppo sta spingendo per uno “sforzo coordinato per interrompere la spedizione nemico in futuro in tutte queste regioni” per tagliare il “cordone ombelicale energetico” dell’economia-petro occidentale.
Così come il targeting di navi, l’articolo ha chiesto che terminali e condotte petrolifere siano attaccate.
Al Qaeda era dietro agli attacchi contro la petroliera francese Limberg al largo dello Yemen nel 2002, mentre un gruppo scissionista in Sinai, sparo’ un RPG su una grande nave container Cosco mentre transitava nel Canale di Suez lo scorso anno.

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