Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle: controlli sulla filiera di pesca

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Porto Empedocle, 19 giugno 2015 – Negli ultimi due giorni la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle ha condotto le seguenti attività di controllo alla filiera di pesca:

  • nel corso di accertamenti condotti in Via Roma (nel centro storico di P. Empedocle), militari della Guardia Costiera – con il supporto di personale della Guardia di Finanza – hanno contestato ad un venditore ambulante (G.D.S., 34enne residente ad Agrigento) la commercializzazione di prodotti ittici senza esporre le indicazioni, obbligatorie per legge, relative a denominazione commerciale e scientifica, metodo di produzione e zona di cattura del pescato. All’uomo è stata elevata una sanzione amministrativa da 1.166 €.;

  • un venditore ambulante (A.S., 43enne residente a P. Empedocle) è stato sorpreso dai militari della Guardia Costiera mentre era intento alla commercializzazione di prodotti ittici, con un autoveicolo Ape, all’ingresso dell’area portuale (tra la Torre Carlo V e l’edificio della Dogana). All’uomo è stata elevata una sanzione amministrativa da 1.166 € per mancanza di rintracciabilità dei prodotti e impossibilità di risalire al fornitore degli alimenti: il pesce (alcuni kg di triglie e pesce vario da zuppa) è stato sequestrato e, al termine degli accertamenti condotti da personale veterinario dell’ASP 1 di Agrigento, dichiarato idoneo al consumo umano e donato alla mensa di carità della onlus ”Tenda del padre Abramo” di Favara. Successivi controlli hanno fatto emergere la posizione irregolare dell’automezzo, risultato privo di copertura assicurativa per responsabilità civile e sprovvisto di targa o altro documento contenente i dati di immatricolazione: per tale motivo al trasgressore sono state elevate due ulteriori sanzioni, rispettivamente da 848 € e da 84 €, ai sensi del Codice della Strada, ed il mezzo è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia a ditta autorizzata che ha provveduto alla sua immediata rimozione;

  • una motovedetta del Corpo ha rinvenuto in mare, a poche centinaia di metri di distanza dal porto, una rete da pesca di tipo tremaglio (munita di galleggianti, piombi e relativi gavitelli), in cattivo stato d’uso, della lunghezza di circa 500 metri. La rete (abusivamente collocata nello specchio acqueo e priva di regolari segnalazioni, quindi pericolosa anche sotto il profilo della sicurezza della navigazione e della tutela della pubblica incolumità), recuperata dal personale della Guardia Costiera, è stata posta sotto sequestro amministrativo e depositata presso apposito magazzino in attesa del provvedimento definitivo di confisca e del successivo avvio a distruzione e smaltimento in discarica autorizzata. I proprietari, se identificati, rischiano una sanzione da 2.000 a 12.000 €.

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