Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle: operazione di controllo sulla filiera di pesca

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Porto Empedocle, 24 ottobre 2015 – Nell’ambito di un’operazione complessa di controllo della filiera di pesca, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle ha condotto approfondite verifiche nei confronti di alcuni pescherecci della marineria empedoclina al rientro in porto.

I controlli svolti dal personale del Corpo hanno consentito di accertare l’irregolare composizione dell’equipaggio di un motopesca in occasione dell’attività svolta dal 17 al 21 ottobre, avendo i militari riscontrato la presenza a bordo, anziché dei 5 marittimi annotati sui documenti dell’unità, di sole 4 persone, una delle quali priva di permesso di soggiorno e non regolarmente assunta. Al termine degli accertamenti al comandante dell’unità (S.V.C., empedoclino di 48 anni) – e, quale obbligata in solido, alla società armatrice (un’impresa con sede legale a P. Empedocle) – sono state comminate due sanzioni pecuniarie, rispettivamente da 308 € e 516 €, per aver sbarcato due componenti dell’equipaggio senza aver effettuato le previste annotazioni e per aver imbarcato un cittadino extracomunitario senza le previste formalità, ai sensi degli art. 1178 e 1180 del Codice della Navigazione.

Il comandante del motopesca è stato inoltre denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di favoreggiamento della permanenza sul territorio nazionale di straniero privo di permesso di soggiorno e di impiego di lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno, ai sensi degli art. 12, c. 5, e 22, c. 12, del D. Lgs. 28/07/1998 n. 286 ‘Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione’, puniti rispettivamente con la pena della reclusione fino a 4 anni e multa fino a 15.000 € e con la pena della reclusione fino a 3 anni e multa di 5.000 €, e per il reato di inosservanza di norme in tema di sicurezza della navigazione, ai sensi dell’art. 1231 del Codice della Navigazione, per aver navigato oltre i limiti dell’abilitazione dell’unità come accertato tramite i sistemi di monitoraggio del traffico marittimo gestiti dalla Guardia Costiera, punito con la pena dell’arresto fino a 3 mesi. Lo stesso comandante del motopesca è stato denunciato, insieme ai due marittimi annotati sul ruolino equipaggio ma risultati assenti a bordo (due fratelli di 20 e 21 anni residenti a P. Empedocle), per il reato di truffa aggravata in concorso, ai sensi dell’art. 640bis del Codice Penale, per aver costituito fittiziamente periodi di lavoro idonei a maturare trattamenti contributivi o pensionistici ai danni dell’INPS, punito con la pena della reclusione fino a 6 anni. Lo straniero rinvenuto a bordo (D.B., cittadino senegalese di 39 anni) è stato segnalato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Agrigento per i provvedimenti di rito.

L’attività si inquadra nell’ambito dell’operazione nazionale complessa di controllo della filiera di pesca denominata “Spada Vivo – fase 2”, in corso fino al 30 novembre anche nel territorio del Compartimento Marittimo di P. Empedocle (che comprende gli Uffici Circondariali Marittimi di Lampedusa, Licata e Sciacca). I militari della Guardia Costiera stanno intensificando, in particolare, i consueti controlli – sia a bordo delle unità da pesca che a terra nell’intera area di giurisdizione – tesi a tutelare la salute dei consumatori, nonché la sicurezza e tracciabilità dei prodotti ittici commercializzati nelle pescherie, nei centri di distribuzione e nei ristoranti.

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