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Roma, 31 Luglio 2023 – “Ancora una volta, il Garante per la Sorveglianza dei Prezzi “stoppa” la caccia allo speculatore che il governo sta mettendo in atto da mesi ogni qualvolta viene chiamato in causa sul caro-benzina. Non è in atto alcuna speculazione: il prezzo della benzina aumenta in linea con i trend dei mercati internazionali. Chi specula è il governo Meloni, e lo fa sulla pelle degli italiani. L’ostinazione con cui l’esecutivo rinuncia a intervenire sui prezzi dei carburanti fa il paio con la foga sadica con cui si è voluto dire addio al reddito di cittadinanza, con il no pregiudiziale al salario minimo, con l’immobilismo sul caro-mutui, con le misure anti-inflazione praticamente nulle. Se poi ascoltiamo le parole odierne del ministro Urso, la vicenda assume i contorni della farsa. Il ministro dell’Industria, che fino a prova contraria farebbe parte di quel partito (Fdi, ndr) che le accise le voleva cancellare definitivamente in campagna elettorale, ci dice che le stesse non si possono tagliare perché servono a finanziare misure per i più bisognosi. Una lettura sconfortante, che sa di presa in giro definitiva. Se il governo vuole reperire risorse per aiutare i più fragili, è ora che inizi a trassare gli extraprofitti delle grandi aziende che continuano a macinare soldi, invece di fare cassa sui cittadini. Se Urso voleva trovare una giustificazione all’immobilismo del governo sul caro-carburanti, c’è da dire che ha messo una toppa assai peggiore del buco”.

Così in una nota la deputata M5s Chiara Appendino.