Chennai: ”MV Seaman Guard Ohio” era una minaccia per l’India.Un calvario uguale ai 2 maro’ italiani.

seaman guard ohio due e buona

Chennai, 16 agosto 2014 -La vicenda della nave di una societa’ USA utilizzata per l’antipirateria: ora la polizia Tamil Nadu passa la patata bollente alla Corte Suprema indiana.
Dopo essere spuntato fuori dall’Alta Corte di Madras, di recente, per l’interrogatorio dei membri dell’equipaggio della nave anti-pirateria degli Stati Uniti.La nave è mercenaria,che offre assistenza e protezione alle navi civili dietro pagamento, fu fermata lo scorso anno con un sacco di armi a bordo, vicino la costa indiana di Thoothukudi, la polizia di Tamil Nadu ha deciso di portare in appello alla Corte Suprema, riferiscono fonti ben informate.
Nel mese di luglio, l’Alta Corte di Madras aveva osservato che la presenza della ”MV Seaman Guard Ohio” (battente bandiera della Sierra Leone) all’interno del mare territoriale indiano era solo per necessità (per rifornirsi di cibo e di carburante) e che l’equipaggio e le guardie di sicurezza non possono essere perseguiti per un reato, ai sensi della legge che regola il possesso sulle armi.
Tuttavia, i vertici del quartier generale della polizia di Stato si dice che hanno deciso di combattere il caso in Corte Suprema per dire che ”MV Seaman Guard Ohio” era una minaccia per l’India, in particolare quando il paese era stato testimone di militanti che furtivamente si introducono nel paese attraverso la via del mare e scatenano attacchi militari al paese.
La nave, viene descritto come un armeria galleggiante da parte della polizia. Nave che fu bloccata nel mese di ottobre dello scorso anno con un enorme deposito di armi e munizioni. Tuttavia, il giudice aveva cestinato teorie del complotto e annullato il procedimento penale contro tutti i 35 membri dell’equipaggio, tra cui cinque cittadini britannici.
Evidentemente, c’e’ uno scontro in atto tra poteri all’interno della Federazione indiana, tra il potere militare e quello giudiziario. Infatti, diverse agenzie di sicurezza indiane, tra cui gli indiani della Guardia Costiera, dogane, Intelligence dell’Ufficio di presidenza e la Q -Branch, che si occupa contro l’estremismo dello stato, e il gruppo di protezione costiera sono stati coinvolti nella vicenda. Il 16 ottobre del 2013,i segugi del Q -Branch sequestrarono 35 armi da fuoco, 5682 munizioni e 102 riviste conservate sulla nave senza documenti per tale possesso. Due giorni dopo, tutti i membri dell’equipaggio furono arrestati. Successivamente,pagando una cauzione, furono rimessi in liberta’ con l’obbligo della firma presso la locale stazione di polizia e quella di non tentare la fuga dal territorio indiano.

PUBLISHING & SERVICES s.r.l.s. - P.IVA 09085371210 - Tutti i diritti sono riservati ®