La Spezia, 31 otttobre 2016 – Si è già perso troppo tempo e il porto di La Spezia non ha mai vissuto, da trent’anni a questa parte, una situazione di stallo come quella attuale, proiettando sui mesi a venire, con danni già evidenti, un’incertezza complessiva che non riguarda solo le scelte che saranno compiute della nuova Autorità portuale di sistema, ma anche il futuro di attività che storicamente hanno rappresentato la colonna portante del porto.
Ci scuserà quindi il nuovo presidente, se il benvenuto della Community portuale di La Spezia non potrà e non può essere un canonico augurio di buon lavoro. Il nuovo presidente deve sapere e noi, dal momento in cui si insedierà nella sede dell’Autorità portuale di sistema, non perderemo un minuto per ricordarglielo, che il mercato marittimo internazionale ha tempi che non consentono e non perdonano pause di riflessione.
Attraverso La Spezia Port Service presenteremo quindi immediatamente al nuovo presidente la “nostra” lista delle priorità che – in quanto conoscitori del porto e protagonisti del suo successo negli anni passati – abbiamo la presunzione e la convinzione di conoscere meglio di qualsiasi politico o anche della macchina burocratica che faticosamente ha partorito in due anni questa piccola, piccola riforma della portualità.
Concessioni, futuro del terminal container, integrazione con Marina di Carrara, opzione crociere, utilizzo intensivo del retro-porto di Santo Stefano Magra, definizione di un piano di sviluppo serio e non fatto di proclami ma di scelte immediate e concrete. E’ con grande rammarico che la community portuale di La Spezia non può permettersi il lusso di consegnare un mazzo di rose rosse al nuovo presidente. In compenso La Spezia Port Service può sin da oggi garantire al nuovo presidente un valore per noi altissimo: trasparenza e sincerità senza sconti.