Linosa, 6 aprile 2015 – Si informa che sabato 4 aprile, vigilia di Pasqua, sono state portate a termine con successo a Linosa le operazioni di recupero del motopesca RED FISH che il 21 marzo, per il maltempo, era stato sospinto su bassi fondali in prossimità della costa in loc. Cala Pozzolana di ponente.
Dopo il salvataggio dei 5 componenti l’equipaggio l’unità era rimasta incagliata e, a causa del vento (30 nodi da sud-est e raffiche fino a 50 nodi), non era stato possibile avviarne la rimozione. Le ricognizioni svolte con un velivolo del 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania e le M/V CP302 e CP311 della Guardia Costiera avevano escluso sversamento di idrocarburi o lesioni ai serbatoi, contenenti circa 8.000 lt. di gasolio. La Guardia Costiera di P. Empedocle, responsabile del piano antinquinamento locale, ha quindi coordinato le attività di monitoraggio ambientale e di recupero dell’unità, d’intesa con le autorità competenti (Ministero Ambiente, Protezione Civile, Regione, Prefettura, Comune Lampedusa), per eventuali azioni contenitive di fenomeni inquinanti.
La Guardia Costiera di Lampedusa aveva avviato il 23 marzo un tentativo di rimozione con un rimorchiatore, ma l’attività è stata sospesa per avverse condizioni meteomarine: data l’impossibilità di svuotare le cisterne (la posizione delle valvole di apertura e sfogo, al di sotto della linea di galleggiamento e completamente sommerse, avrebbe causato incontrollata fuoriuscita di gasolio), la cassa è stata opportunamente sigillata per eliminare ogni rischio di compromissione della tenuta. In seguito il motopesca si è adagiato sul lato sinistro e, grazie alla minor esposizione al moto ondoso (attenuato dalle secche circostanti), è stato possibile posizionare attorno all’unità diversi mt. di panne assorbenti, mentre il 31 marzo personale dei Vigili del Fuoco, con il supporto di una motovedetta della Guardia Costiera, ha recuperato gran parte del gasolio. Alle 15.45 di sabato 4 aprile il motopontone COSENTINO, appositamente giunto da Licata, dopo aver posizionato ulteriori materiali assorbenti ha iniziato le operazioni di imbragatura, posizionando fasce di sollevamento sotto la chiglia del peschereccio che, alle 19.00, è stato rizzato a bordo del pontone, ripristinando lo stato dei luoghi. Il pontone è ora ormeggiato a Linosa, in attesa di trasferire il peschereccio a Licata non appena le condizioni del mare lo consentiranno.
Non una goccia di prodotto inquinante è stato sversato in mare durante le operazioni di recupero del carburante e di rimozione del peschereccio. Nei giorni scorsi un agrigentino (C.L., 57 anni) era stato denunciato dall’Autorità Marittima alla Procura della Repubblica per i reati di cui agli art. 656 e 658 del Codice Penale (diffusione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico e procurato allarme) per aver lanciato, sul proprio profilo facebook, la notizia (rivelatasi priva di fondamento) dell’avvenuto deposito in mare di 8.000 lt. di gasolio.
Il buon esito delle operazioni, coordinate dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa, è stato reso possibile grazie alla consueta sinergia delle competenti autorità (Comando Provinciale Vigili del Fuoco, Distaccamento VV.F. di Lampedusa, Stazione Carabinieri di Linosa), il cui personale si è prodigato, con elevata professionalità, a fianco della Guardia Costiera. Viva soddisfazione è stata manifestata dal Sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini e dal delegato sindaco di Linosa Susanna Errera, che hanno costantemente seguito le attività di concerto con il Capo del Compartimento Marittimo. Anche i vertici delle principali associazioni ambientaliste (il responsabile di Marevivo Agrigento Fabio Galluzzo, il Presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana e la coordinatrice di Legambiente Agrigento Claudia Casa) hanno seguito da vicino le operazioni di monitoraggio ambientale e rimozione, d’intesa con la Capitaneria di Porto, contribuendo validamente alla diffusione di corrette informazioni all’opinione pubblica.