Bruxelles, 11 dicembre 2018 – Nel 2019 e nel 2020 l’industria di trasformazione del pesce dell’UE continuerà ad importare materie prime per l’ulteriore trasformazione da paesi non UE a tariffe ridotte o in esenzione da dazi doganali.
Il Consiglio ha adottato oggi un regolamento che prevede l’apertura di contingenti tariffari autonomi dell’UE (ATQ) per determinati prodotti della pesca per gli anni 2019 e 2020 e stabilisce norme per la gestione di tali contingenti.
L’obiettivo degli ATQ è di fornire all’industria di trasformazione dell’UE materie prime e semi-crude, in modo da garantirne la competitività, senza danneggiare i fornitori dell’UE.
Negli ultimi due decenni l’UE è diventata più dipendente dalle importazioni da paesi terzi per soddisfare la sua domanda di prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Questo perché questi prodotti non sono prodotti nell’UE o perché non sono prodotti in quantità sufficienti per quello che è il più grande mercato mondiale in termini di valore.
Il regolamento ATQ copre un certo numero di prodotti della pesca per i quali, per un volume limitato, il dazio sarà sospeso o ridotto. Il dovere e il volume sono specifici per ogni prodotto. I contingenti tariffari sono concessi solo ai prodotti importati per essere ulteriormente trasformati nell’UE.
I contingenti tariffari saranno gestiti dalla Commissione e dagli Stati membri in conformità con l’attuale sistema di gestione delle quote tariffarie, che opera secondo il principio “primo arrivato, primo servito”.
Prossimi passi
Il regolamento entrerà in vigore il terzo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicherà dal 1 ° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020.
Regolamento del Consiglio relativo all’apertura e alla gestione di contingenti tariffari autonomi dell’Unione per taluni prodotti della pesca per il periodo 2019-2020