Corsica: maxi-inquinamento da idrocarburi,a rischio le riserve naturali

inquinamento a scandola

Ajaccio, 2 settembre 2013 – Una vasta macchia di petrolio è stata individuata al largo della Corsica: la scia nera, lunga 43 chilometri per un chilometro di larghezza, si estende da Isola Rossa, nel nord, a Capo Girolata, nel nord-ovest, località inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco.
L’allerta è stata lanciata nel pomeriggio da un elicottero della dogana francese, che ha individuato la scia, dovuta probabilmente a uno “spurgo selvaggio”.
Il timore è di vedere la scia, che alle 17 si trovava a circa sei miglia nautiche dalla costa, dirigersi verso il litorale, in particolare verso la riserva naturale di Scandola, anch’essa classificata patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1983.
Secondo la Prefettura marittima del Mediterraneo, che ha sede a Tolone, la macchia si sta dirigendo verso nord-ovest, allontanandosi pertanto dalle coste.
All’origine della scia, composta solamente per il 10-20% da “idrocarburi pesanti”, probabilmente uno spurgo in mare di una nave, secondo gli specialisti. Un rimorchiatore della Marina francese, Jason, è salpato da Tolone ed è diretto nella zona inquinata. L’equipaggio provvederà a fare dei prelievi e delle analisi del carburante. Un altro rimorchiatore, l’Abeille Flandres, è partito da Ajaccio per recarsi sul posto.

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