CRESCE IL MERCATO DEI PALLET EPAL:+8% NEL 1° TRIMESTRE 2018 NONOSTANTE L’AUMENTO COSTO DEL LEGNAME

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Trimestre d’oro per EPAL che inaugura il 2018 con 2.585.954 pallet prodotti e riparati in Italia, +50% rispetto al 1° trimestre del 2014, guardando al futuro con positività e accogliendo con entusiasmo le novità tecnologiche proposte dalla European Pallet Association e.V. Tra i progetti in fase di approvazione c’è la marchiatura a getto d’inchiostro

Milano, 2 agosto 2018 – La difficoltà di reperimento del legname, con conseguente aumento dei prezzi che alimenta una bolla non destinata a esplodere, la gestione passiva delle risorse boschive nazionali, la complessità nel soddisfacimento della crescente domanda di imballaggi in legno sono i principali problemi con i quali, ormai da anni, si devono confrontare i produttori e i riparatori di imballaggi in legno. La buona notizia è che, nonostante le difficoltà che l’Italia sta riscontrando nell’approvvigionamento delle materie prime, continua la crescita inarrestabile dei pallet marchiati EPAL. Secondo l’analisi fornita da Conlegno, Consorzio per la tutela del legno e del sughero che ricopre il ruolo di gestione del marchio EPAL per il territorio Italiano, nel primo trimestre del 2018 il settore dei pallet EPAL ha registrato un incremento complessivo dell’8% pari a 2.585.954 pallet immessi sul mercato. In particolare la produzione è aumentata del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con 1.573.855 nuovi pallet EPAL. Hanno invece subito un lieve calo del 6% i pallet EPAL riparati raggiungendo la soglia di 1.012.099 unità.

Come si spiega allora la proporzionalità diretta tra l’incremento del costo della materia prima e l’aumento della domanda di EPAL? “Il pallet EPAL è un imballaggio estremamente moderno e una commodity all’avanguardia che vede nell’interscambio una risposta attuale alle esigenze del mercato rispetto al pallet a perdere, garantendo un ciclo di sostenibilità utile non solo per le aziende ma soprattutto per l’ambiente – spiega Orlando Fravega (Fravega Srl), Presidente di Conlegno  – La qualità, la sicurezza e la sostenibilità che caratterizzano i pallet EPAL sono state premiate dagli utilizzatori negli anni e hanno portato a un notevole incremento della domanda, alimentando la concorrenza per l’approvvigionamento delle materie prime. E sono proprio la dipendenza dall’estero per l’importazione del legname, l’aumento della domanda interna del mercato tedesco e la nascita di mercati orientali emergenti che hanno portato la domanda oltre l’offerta con il conseguente innalzamento del prezzo del legname. Una situazione che nel tempo si è consolidata alimentando una bolla non destinata a esplodere, almeno per il momento”.

I dati forniti da Conlegno, se paragonati agli ultimi 5 anni, dimostrano una crescita senza precedenti: oltre il 50% in più di pallet EPAL prodotti e riparati rispetto al primo trimestre del 2014, indice di un’importante ripresa economica che sta interessando tutti i mercati nazionali. Ma se gli utilizzatori non accennano a diminuire, come stanno vivendo l’incremento del costo della materia prima i produttori e i riparatori di pallet EPAL?  “Da un punto di vita quantitativo non stiamo vivendo un periodo di bassa produttività – spiega Davide Dellavalle (F.lli Dellavalle Snc), produttore, riparatore e membro della commissione mista EPAL – La sfida attuale consiste nel trovare il giusto equilibrio tra la domanda crescente e l’aumento dei costi della materia prima, allineando i prezzi di vendita degli imballaggi al prezzo di acquisto del legno. Se la materia prima incide mediamente per il 70% sul costo del pallet, l’incremento del prezzo del legname del 20-28% si traduce inevitabilmente in un aumento proporzionale del valore economico della pedana che si attesta intorno al +15/20%”.

Situazione critica per i riparatori che, non potendo puntare sull’acquisto di grandi quantità di legname, devono stringere i denti per ammortizzare i costi. “La concorrenza sleale che spesso subiamo a causa di riparatori che operano senza autorizzazione non ci consente di adeguare i prezzi dei pallet EPAL alle variazioni del mercato – spiega Davide Dell’Aquila (Ecopallets Srl), riparatore e rappresentante dei riparatori nel Comitato Tecnico EPAL – Questo ci porta a subire l’aumento del prezzo della materia prima senza poterlo condividere con i clienti finali. La soluzione? Intensificare i controlli soprattutto nei confronti di chi non è licenziatario del marchio EPAL e che opera in maniera scorretta danneggiando il comparto.”

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La costante crescita negli ultimi anni dei pallet EPAL ha però alimentato il desiderio di non smettere di guardare positivamente al futuro accogliendo con entusiasmo le novità tecnologiche proposte dalla European Pallet Association e.V. Prosegue, infatti, il piano di crescita di EPAL che prevede nuovi investimenti nel campo dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, non solo per i produttori di pallet ma anche per gli utilizzatori. Tra i progetti in fase di approvazione c’è la marchiatura a getto d’inchiostro che si propone di migliorare il processo di produzione delle pedane per la movimentazione delle merci riducendo i tempi di realizzazione ma soprattutto incrementando la qualità del marchio e la sicurezza dei lavoratori.

Investire nell’innovazione tecnologica si conferma infatti la chiave di sviluppo di ogni paese e un acceleratore fondamentale per far crescere le aziende. Lo sanno bene gli imprenditori italiani che portano avanti questa impostazione. A supporto di tale approccio le parole di Davide Dellavalle: “La stampa a getto d’inchiostro rappresenta una soluzione estremamente funzionale per i produttori di pallet, ottimizzando la qualità, la sicurezza e la produttività. Se per ora l’unico modo per apporre il marchio EPAL sui blocchetti dei pallet è la stampa a fuoco, la soluzione proposta permetterebbe una maggiore omogeneità nella stampa, una significativa riduzione dei tempi di marchiatura, con un conseguente incremento della produttività, e la diminuzione del rischio di innescare incendi a causa della vicinanza del legno a fonti di calore”.

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Favorevole all’adozione della nuova timbratura a getto d’inchiostro anche Domenico Siccheri (Legnoform Srl), produttore e membro del Comitato Tecnico EPAL: “Resistente agli agenti atmosferici, la timbratura a marchio d’inchiostro rappresenta un importante passo avanti per il nostro comparto. Inoltre, la gestione della stampante attraverso software specializzati permette di modificare in corso d’opera lo schema e il numero di lotto usufruendo di uno strumento flessibile e immediato”.

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