Crisi energia: le proposte ASSOCOSTIERI alle audizioni ARERA

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L’intervento del direttore generale Soria: necessario supportare riconversione infrastrutture e sicurezza approvvigionamenti

Concluse le audizioni dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente incentrate sul tema “CRISI ENERGIA: prospettive e proposte settoriali” a cui ha preso parte Assocostieri formulando una raccolta di riflessioni e proposte per favorire la transizione energetica

Si è sottolineata l’importanza delle infrastrutture strategiche nell’attuale contesto di crisi energetica ed in particolare la necessità di un adattamento e una riconversione delle stesse. Di conseguenza, emerge l’esigenza anche di un adeguato accompagnamento legislativo e regolatorio delle fasi che seguono la transizione.

È stato enfatizzato quanto norme più che legittime come quella sugli extraprofitti possano essere penalizzanti se mal congeniate come quella attualmente in discussione in Parlamento, in quanto drenano risorse finanziarie libere utilizzabili per investimenti nella transizione energetica.

“La crisi energetica ci ha insegnato l’importanza di avere infrastrutture energetiche efficienti e la rilevanza della sicurezza di scorte e stoccaggi, soprattutto di gas naturale, per favorire quella ridondanza che contribuisce alla riduzione dei prezzi” ha commentato il direttore generale di Assocostieri – avv. Dario Soria.

Accanto all’aumento di capacità dei terminali di rigassificazione – che passerà da 16,25 a 26,25 miliardi di metri cubi, grazie anche alla prossima entrata in funzione delle due nuove FSRU di Ravenna e Piombino – si deve considerare il ruolo delle iniziative dello small-scale LNG che nell’insieme cubano una capacità di circa 200 mila metri cubi.

Nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in questa fase di transizione “strumenti di flessibilità come la virtual liquefaction possono essere utili per favorire la resilienza e lo sviluppo del GNL e il mercato del bio-GNL”. In particolare, sono stati presentati dall’Associazione quattro orientamenti chiave.

Il supporto al meccanismo della virtual liquefaction, affiancato al sistema delle GO biometano, potrà consentire il prelievo di bio-GNL presso i rigassificatori, i depositi costieri, gli impianti di liquefazione e qualunque sito di stoccaggio, con l’adeguata flessibilità.

Per favorire la diffusione della produzione di biometano sarà necessario supportare lo sviluppo delle reti bidirezionali che, da mera infrastruttura di distribuzione, potranno divenire strumento evoluto di captazione del gas, consentendo il reverse flow fisico sulla rete di trasporto.

Fondamentale anche, sottolinea l’Associazione, snellire ulteriormente le regole per la distribuzione del bio-GNL, consentendo alle autocisterne criogeniche di effettuare consegne in più punti. A tal proposito, il direttore generale ha ringraziato l’Autorità per aver prontamente modificato l’art. 61 comma 4 della Delibera 29 gennaio 2019 27/2019/R/gas, che impediva il trasporto di gas da più impianti di biometano a più impianti di liquefazione.

A conclusione dell’intervento, è stato sollevato il tema della regolazione delle Comunità di Energia Rinnovabile, soprattutto in ambito portuale. L’associazione, pur apprezzando il committment dell’Autorità che sta procedendo con l’emissione dei procedimenti di competenza, ha sostenuto come sia “necessaria una accelerazione nell’amissione dei provvedimenti che andranno a regolare la disciplina definitiva delle CER e delle CER portuali”.

Lo sviluppo della logistica energetica portuale, nella direzione dei carburanti alternativi e sostenibili, dovrà trovare una sinergia con l’autoproduzione e l’autoconsumo promossi dalle CER.

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