Crociere 2016–Proiezioni Cemar Agency Network:L’Italia si conferma 1°destinazione europea

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Stabile il mercato italiano, con un +0,37% in termini di passeggeri movimentati. A livello globale, il trend di crescita è invece estremamente positivo

Miami, 14 marzo 2016 – Anche per il 2016 l’Italia si conferma la prima destinazione europea per il settore delle crociere. E’ quanto ha dichiarato questa mattina Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, nell’ambito del Seatrade Cruise Global in corso a Fort Lauderdale fino a giovedì 17 marzo.
La più importante manifestazione del settore a livello internazionale è stata infattil’occasione per presentare ufficialmente i risultati dell’analisi condotta ogni anno da Cemar Agency Network, con le proiezioni relative al mercato italiano delle crociere nell’anno appena iniziato, ottenute esclusivamente sulla base dei dati forniti dalle Compagnie.                                        cliccare per ingrandire

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Nonostante l’Italia si confermi prima destinazione europea per il settore crocieristico, le proiezioni di Sergio Senesi indicano una sostanziale stabilità del mercato italiano: il 2016 si chiuderà con 10.948.000 passeggeri movimentati (+0,37% rispetto al 2015) e 4.854 approdi (+2,88% rispetto al 2015).
La stabilità del mercato italiano non è in linea con il trend estremamente positivo del settore a livello globale: “Il mercato crocieristico conferma la solidità e l’appeal di sempre con un forte incremento a livello mondiale. Il prezzo del bunker è ai minimi storici e l’indebolimento dell’euro favorisce l’afflusso di crocieristi da Stati Uniti e Gran Bretagna – ha dichiarato Sergio Senesi –
L’Italia è però ferma ai numeri dello scorso anno, nonostante le nuove navi che usciranno a breve dai cantieri, il ritorno di alcune Compagnie e le numerose variazioni d’itinerario effettuate per eliminare gli scali del Nord Africa e della Turchia a causa dello scenario geopolitico”. E aggiunge: “In Italia c’è troppa burocrazia e poca disponibilità a fare sistema. Si sente la mancanza di strategie comuni e di una regia nazionale volta a incrementare il traffico crocieristico nel Paese. Da anni denunciamo le problematiche legate allo stop delle grandi navi a Venezia, che crea gravi difficoltà al settore, rallentando il traffico dell’intero Mar Mediterraneo. Da anni parliamo di Portofino, dove si attende il via libera per riavvicinare le navi al borgo, e dei problemi di banchine a La Spezia. Anche la stagione 2017 rischia di essere fortemente compromessa”.
Sempre secondo le previsioni di Cemar Agency Network, al termine del 2016 saranno transitate nelle acque italiane 146 diverse navi da crociera contro le 151 del 2015, in rappresentanza di 52 compagnie di navigazione (51 nel 2015). I porti italiani coinvolti nell’attività crocieristica passano da 79 del 2015 a 73 che, in alta stagione, daranno origine a una movimentazione passeggeri con punte di oltre 75.000 unità al giorno.
Per quanto riguarda i porti, Civitavecchia si conferma il principale porto crocieristico italiano anche nel 2016, con 2.310.000 passeggeri movimentati, seguita da Venezia (1.550.000 pax), Napoli (1.170.000), Genova (980.000), Savona (960.000) e Livorno (750.000): questi sei porti gestiscono, tutti insieme, oltre il 75% del traffico crocieristico nazionale. A seguire in ordine i porti di La Spezia, Palermo, Bari, Messina, Cagliari, Salerno, Olbia e altri 61 porti minori.
“Rileviamo infine il crescente e costante successo riscosso dai sistemi di prenotazione crociere online – conclude Sergio Senesi – ai quali gli utenti si rivolgono con sempre maggior frequenza e familiarità”.

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