Delrio favorevole al sistema portuale offshore di Venezia

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Venezia, 7 novembre 2016 – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio ha confermato,ancora una volta, che la piattaforma portuale offshore fatta progettare dall’Autorità Portuale di Venezia fuori della Laguna è la soluzione valida per non ”far emigrare” da Venezia il traffico marittimo mercantile internazionale svolto anche con grandi navi.                                                                         Il progetto definitivo della nuova Venezia Offshore-Onshore Port System (VOOPS) è stato assegnato a consorzio italiano-cinese 4C3, guidato dalla China Communication Constructions Company Group (CCCC Group).

Anche se la sollecitazione per il nuovo terminal è stato concesso in base ad una gara internazionale, solo 4C3, che comprende comprese le società 3TI Progetti Italia e E-Ambiente,hanno superato i severi requisiti di selezione della sollecitazione e finalizzati ad ottenere uno standard di alto design.

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Un portavoce dell’ Autorità Portuale di Venezia ha detto: “Alcuni delle migliori  societa’ di progettazione e costruzione hanno recepito con interesse in quello che, fino a non molto tempo fa, era solo un’idea sulla carta, un sogno da contestare o accettare. Con il loro sostegno, hanno contribuito a renderlo un progetto credibile, sostenibile e interessante. ”

“E ‘una risposta positiva ai nostri sforzi, ma anche una risposta, si spera incontrovertibile, a tutti quegli scettici, e spesso la critica sulla possibilità di trovare un partner disposto a costruire un sistema portuale allo stato dell’arte, che può dare  a Venezia, all’ Italia e all’ Europa un traffico di merci con la capacità di inoltrarlo efficacemente, soddisfacendo le aspettative del mondo produttivo italiano ed estero. ”

Il Venezia Offshore Onshore Port Sistem (VOOPS) di Venezia comprende la progettazione per la piattaforma off-shore al largo del distretto di Malamocco e il primo terminal container da stabilire nella zona Montesyndial di Porto Marghera.

Il contratto di 4 milioni di euro vedrà il consorzio incaricato, di sviluppare il progetto definitivo della diga e la baia per il terminal container offshore, insieme con il collegamento al terminale a terra di Marghera nel Montesyndial. Il contratto comprende anche le attività e le indagini ambientali di monitoraggio per un totale di 180 giorni.

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