Le condizioni concordate prevedono un corrispettivo di 1.125 milioni di dollari e il rimborso pro quota da parte di Rosneft degli investimenti già effettuati, pari a oggi a circa 450 milioni di dollari. Inoltre, Rosneft avrà un’opzione per l’acquisto di un’ulteriore 5% di partecipazione alle medesime condizioni.
Le condizioni concordate prevedono un corrispettivo di 1.125 milioni di dollari e il rimborso pro quota da parte di Rosneft degli investimenti già effettuati, pari a oggi a circa 450 milioni di dollari. Inoltre, Rosneft avrà un’opzione per l’acquisto di un’ulteriore 5% di partecipazione alle medesime condizioni.
Questa operazione conferma la validità della strategia di “dual exploration” di Eni che consiste nel perseguire, in contemporanea al rapido sviluppo delle riserve scoperte, la loro parziale diluizione al fine di anticipare la monetizzazione del loro valore. Con questa transazione gli incassi complessivi realizzati negli ultimi quattro anni in applicazione del “dual exploration model” saranno pari a circa 6,3 miliardi di dollari.
Il completamento della transazione annunciata oggi è subordinato al rispetto di alcune condizioni standard, tra cui tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità egiziane.
Il giacimento di Zohr, situato nella concessione di Shorouk, è stato scoperto da Eni nell’agosto del 2015 ed è il più grande giacimento di gas naturale mai rinvenuto nel Mediterraneo, con un potenziale complessivo a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto. A febbraio 2016 era stato completato l’iter autorizzativo per lo sviluppo del giacimento, mentre il primo gas è previsto entro la fine del 2017.
Eni è presente in Egitto dal 1954 dove opera attraverso IEOC Production BV. La produzione equity nel 2015 è stata di circa 200.000 barili di olio equivalente al giorno.