”Enrico Ievoli” della Marnavi liberata dai pirati dopo 118 giorni.Equipaggio,tutti salvi

enrico ievoli due

Napoli, 23 aprile 2012 – La Enrico Ievoli e’ stata liberata. La nave era stata sequestrata al largo delle coste al largo delle coste dell’Oman il 27 dicembre del 2011 e successivamente portata in Somalia. Diciotto i componenti

dell’equipaggio: sei italiani, cinque ucraini e sette indiani.

“Stiamo molto bene, è tutto sotto controllo. L’equipaggio sta benissimo”. Queste le prime parole del comandante della Enrico Ievoli, Agostino Musumeci, riferite dall’armatore Domenico Ievoli. “La nave è già partita dalle coste della Somalia e a bordo ci sono i militari italiani”, ha aggiunto Ievoli.

“Grande soddisfazione per un esito positivo perseguito con tenacia, determinazione, e altissima professionalità da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, ai quali va la mia più sentita riconoscenza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi che in queste ultime ore da Giakarta ha seguito direttamente l’ultima fase della liberazione della nave Enrico Ievoli. Il Ministro oggi in Indonesia per una missione nelle capitali asiatiche che lo porterà anche in Myanmar e nel Brunei, ha informato della liberazione della nave, attraverso l’Unità di Crisi, i familiari dei 6 italiani membri dell’equipaggio, in ostaggio dal 27 dicembre scorso, quando la nave italiana venne presa d’assalto dai pirati al largo delle coste dell’Oman.

In queste settimane la Farnesina, sottolinea una nota del Ministero, attraverso l’ Unità di Crisi, si è mantenuta in costante contatto con i familiari dei sei connazionali. La vicenda della Enrico Ievoli, ha sottolineato il titolare della Farnesina, è stata in questi mesi al centro di un’ ampia azione diplomatica svolta anche nei confronti delle Autorità somale.

Quella della nave Enrico Ievoli ”e’ stata un’operazione che si e’ svolta”, dopo il rilascio, ”con la partecipazione di un’unita’ della nostra Marina militare, la Fregata Scirocco, ed unita’ elicotteristiche. E cosi’ sei italiani possono tornare a casa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, a Giacarta, aggiungendo di ”non avere notizie particolari di come siano andate le cose sul terreno. Spero di averle presto, per il momento e’ la liberazione che conta e che ci riempie di soddisfazione”.

Uomini della Marina militare italiana sono saliti a bordo della motonave Ievoli, liberata oggi dai pirati a largo delle coste somale, ed hanno verificato che l’unità è in sicurezza. I componenti dell’equipaggio – hanno constatato i marinai – stanno bene.

SODDISFAZIONE DELLA CONFITARMA

“La notizia della liberazione della Mn Enrico Ievoli della Società Marnavi di Napoli è veramente una buona notizia che aspettavamo da giorni. Mi unisco alla gioia di tutte le famiglie dei marittimi che hanno vissuto con ansia questi mesi e che ora possono finalmente riabbracciare i loro cari”.

Paolo d’Amico, Presidente della Confederazione Italiana Armatori, a nome di tutto l’armamento esprime grande soddisfazione per liberazione dell’unità italiana, catturata dai pirati il 27 dicembre 2011 e tenuta sotto sequestro per 118 giorni e rivolge un sentito apprezzamento al Governo, all’unità di crisi del Ministero Affari Esteri e alla Marina Militare, che con grande impegno e professionalità hanno ottenuto l’obiettivo di far tornare a casa incolumi i membri dell’equipaggio della Enrico Ievoli.

Confitarma ha seguito sin dai primi giorni la vicenda del sequestro della “Enrico Ievoli” pur osservando il silenzio stampa richiesto dalla Farnesina e dalla società armatrice per non compromettere il buon esito della vicenda.

Vivo apprezzamento va anche alla società armatrice ed al nostro Consigliere Domenico Ievoli, che ha seguito le sorti della sua unità giorno per giorno in costante e stretto raccordo con le istituzioni.

“In ogni caso, seppure le azioni militari e diplomatiche sono fondamentali per fronteggiare la pirateria nelle acque della Somalia – aggiunge il Presidente di Confitarma – ancora una volta sottolineo che una soluzione duratura al problema della pirateria non potrà che essere politica, con un’azione che vada a estirpare a terra le cause del fenomeno”.

“Parimenti sottolineo l’esigenza di un rapido completamento dell’impianto normativo con il decreto regolamentare che dovrà consentire l’imbarco anche di team privati ove non fossero disponibili NMP e colgo l’occasione per esprimere l’apprezzamento dell’armamento italiano per l’impianto normativo previsto dalla legge n.130 del 2011 e per la proficua collaborazione avviata con la Difesa in merito all’imbarco dei Nuclei Militari di Protezione sulle navi mercantili italiane che dall’ottobre scorso ha evitato numerosi attacchi alle nostre unità”.

 

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