Evitato il rischio blocco nei terminal portuali del nostro Paese una volta sbarcati. Il risultato è stato possibile grazie alla professionalità degli spedizionieri e al lavoro di squadra del sistema associativo.
Milano, 8 febbraio 2017 – Si è conclusa positivamente la vicenda degli oltre 6.000 contenitori di merce destinata all’Italia trasportati dalle navi della compagnia di trasporto marittimo Hanjin (settima compagnia di trasporto container al mondo che lo scorso agosto ha presentato istanza di fallimento) e che rischiavano di rimanere bloccati nei terminal portuali del nostro Paese una volta sbarcati.
Nei giorni scorsi è infatti terminata, nelle tempistiche stabilite, la riconsegna dei contenitori vuoti, come da polizza fideiussoria globale sottoscritta lo scorso settembre da Fedespedi – Federazione Nazionale di Imprese di Spedizioni Internazionali – con la compagnia stessa e con tutti i terminal interessati e grazie alla quale era stata possibile la rapida consegna ai destinatari delle merci sbarcate.
“La riconsegna di tutti i contenitori vuoti – ha affermato Roberto Alberti, Presidente di Fedespedi – pone fine a una vicenda che ha evidenziato, ancora una volta, la grande professionalità e il ruolo strategico degli spedizionieri nella filiera del trasporto merci”.
“In una situazione complessa e senza precedenti – ha proseguito Alberti – le nostre aziende hanno svolto al meglio il proprio lavoro al fianco della committenza, evitando danni e ripercussioni sul mercato derivanti dall’eventuale mancata consegna delle merci”.
“Il sistema associativo – ha concluso Alberti – ha saputo fare quadrato riuscendo a dare un supporto ai nostri associati. L’azione di Fedespedi, con il sistema confederale, ha fornito un aiuto concreto in una crisi che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi per il sistema economico italiano, dall’industria al commercio, fino ai servizi”.