GIACHINO: Ok al Piano della portualità e della logistica Delrio ma le priorità faranno la differenza, così l’ex Sottosegretario ai trasporti e attualmente Presidente di SAIMARE di Genova, Mino GIACHINO, a conclusione del Forum Internazionale per lo sviluppo del cluster marittimo svoltosi a Napoli.
Napoli, 1 luglio 2016 – Riconfermo il giudizio positivo del Piano della portualità e della logistica di Delrio che, come lui ha detto ha ripreso contenuti e la scelta delle azioni attuative del Piano della logistica cui avevo lavorato negli anni di Governo e approvato dalla Consulta dei trasporti e della logistica oltre che da migliaia di operatori interpellati direttamente in decine e decine di incontri.
Un Piano che poi venne definito dal Comitato scientifico cui partecipavano i prof.ri Gros-Pietro, Bologna, Boitani, Rocco Giordano, Dallari, Incalza e il compianto Maurizio Riguzzi.
Siccome il tempo intercorso tra i due Piani ha visto il calo della domanda di trasporto, ancora oggi inferiore al 2011, e stante la bassissima crescita economica del Paese, dopo le manovre eccessive volute dall’Europa della Austerity e applicate da Monti, si pone il tema per il Paese di rilanciare urgentemente i porti, i trasporti e la logistica come motore di crescita sostenibile fondamentale per il futuro.
Ma, per far questo la priorità nelle azioni per attuare il Piano Delrio faranno la differenza.
L’Italia è l’unico a paese europeo che perde traffici a essa diretti, per un valore di 3-4 miliardi di Euro, a favore dei più competitivi porti del Nord Europa. L’apertura del Gottardo a breve rafforzerà i traffici Nord-Sud mentre il Paese deve rafforzare e sviluppare i traffici Sud-Nord servendo anche il mercato svizzero, quello austriaco è quello germanico.
Per ottenere questo risultato che darebbe alla crescita del Paese un contributo pari a tante decantate riforme, occorre prioritariamente migliorare i collegamenti tra i porti del Nord Tirreno e del Nord Adriatico di garantire una maggiore competitività dei terminal di Genova, Savona, Spezia, Venezia e Trieste.
Qui si celano i deficit attuali che vanno dagli investimenti nei terminal, dalla costruzione della diga foranea di Genova, dai collegamenti ferroviari tra i porti, i retroporto e il mercato del Centro Sud Europeo.
Ecco perché insieme alla nomina dei Presidenti dei Porti occorre far lavorare da subito la cabina di regia delle Regioni del Nord Ovest e occorre mettere in moto domani mattina i collegamenti ferroviari in uscita dai porti.
Molto positiva la ripresa delle autostrade del mare e del FERROBONUS due iniziative importanti dei Governi Berlusconi.