Golfo di Napoli,rincari trasporti marittimi:Codacons presenta esposto in Procura

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Napoli, 24 maggio 2012 – Amara sorpresa per i residenti di Capri e per gli amanti dell’isola. Le compagnie di navigazione che assicurano i collegamenti hanno annunciato a partire da oggi un aumento del 10% delle tariffe nonché la sospensione del biglietto ridotto per i residenti nei giorni festivi. Una decisione che ha spinto centinaia di cittadini che popolano l’isola a protestare, chiedendo un intervento del Codacons a loro tutela.

Si tratta di rincari abnormi – denuncia l’associazione – che penalizzano non solo gli abitanti di Capri, ma anche i turisti, in un momento di crisi nel quale aumenti di prezzi e tariffe, soprattutto di tale entità, rappresentano un danno concreto per l’utenza.

L’associazione ha inviato oggi stesso un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli e all’Antitrust, denunciando non solo gli incrementi tariffari scattati in data odierna, ma anche una intollerabile situazione segnalata dai residenti e relativa ai trasporti marittimi tra l’isola e la terraferma.

Si legge nella denuncia del Codacons: “secondo quanto segnalato, sembrerebbe che non vi sia proporzione nei collegamenti tra il periodo estivo e quello invernale in cui le corse sono drasticamente ridotte e a volte sospese con danno per la comunità caprese residente. In buona sostanza, nel periodo estivo l’isola è presa letteralmente d’assalto da aliscafi, jet e catamarani che attraccano in media ogni 30 minuti, e capita spesso che i mezzi, pur avendo un orario definito, consultabile e diretto al pubblico (viene distribuito nelle biglietterie e negli uffici informazione, sul sito dell’azienda di soggiorno), si riempiano di gruppi, diventando così mezzi di trasporto privato come i charter, non consentendo ai residenti di viaggiare. Addirittura verrebbero emessi biglietti non corrispondenti all’orario di partenza, mentre nel periodo invernale, quando il flusso turistico è pressoché assente, i mezzi veloci taglierebbero di grosso i collegamenti”.

Il Codacons ha dunque chiesto alla Procura di compiere tutte le indagini necessarie al fine di accertare se nei fatti esposti siano ravvisabili responsabilità nei confronti degli enti locali (Comune, Provincia e Regione) e delle società private che erogano i servizi, alla luce dell’Omissione di atti d’ufficio, omesso controllo e vigilanza, e manovre speculative.

 

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