Trieste 11 settembre 2015 -Si e’ concluso ieri con il ritorno della nave appoggio “ USNS Grasp ” nel porto di Trieste, le operazioni di recupero dei resti di aviatori americani che, per 71 anni sono rimasti in mare al largo della costa di Grado, vicino a quello che è rimasto (parte centrale della fusoliera e della coda) del bombardiere B24 schiantatosi in mare nel 1944, dopo essere stato colpito dalla contraerea tedesca sopra Bressanone.
Furono decine i B-24 che caddero,durante l’ultimo conflitto mondiale, nel Mare Adriatico perchè colpiti dalla contraerea.Sulla storia,identificazione degli equipaggi e individuazione dei bombardieri B-24 statunitensi, c’e’ stata una intensa produzione letteraria.A volte le identificazioni dell’aereo non potevano essere portati a termine perche’ prede di sub a caccia di souvenir: targhe con numeri e nome dei vari fabbricanti del B-24 venivano ”presi” come souvenir.
Dalla montagna di libri scritti su questo argomento,anche l’ Informatore Navale ha voluto contribuire alla identificazione dei resti umani nel relitto di questa missione USA,rileggendo volumi e dati.Crediamo di avere individuato questo B-24 ed il suo equipaggio.
Dopo tanto tempo, Vi informo che ieri, nel relitto del B-24 che è nel mare al largo della costa di Grado, è stato trovato parte del cranio di uno dei membri dell’equipaggio.
Pur avendo mai avuto l’opportunità di accertare l’identità esatta del velivolo, tuttavia credo che, per una serie di indizi, che è il B-24J-10-FO S / N di 42-51.642 449 BG BS 716. MACR # 12511
L’equipaggio era composto da 11 uomini
Pilota 1 Lt Howard T. Hanson – Numero di servizio: O-825850 Stato: MIA
Secondo pilota 2nd Lt. Edward H. Betz – Numero di servizio: O-2001248 Stato: KIA
Navigatore 2 Lt Clarence L. Dragoo – Numero di servizio: O-2063382 Stato: MIA
Radar Nav. 2 Lt Richard M. Horwitz – Numero di servizio: O-2064188 Stato: MIA
Bombardiere 2 Lt E. Jarrell tedesco – Numero di servizio: O-2001247 Stato: KIA
Ingegnere T / Sgt Lawrence W. Brady – Numero di servizio: 18097798 Stato: MIA
Asst Eng S / Sgt Adolph Turpin – Numero di servizio: 35898272 Stato: KIA
Radio Op T / Sgt Lawrence F. Nally – Numero di servizio: 13170107 Stato: MIA
Ass Radio Op S / sergente Thomas M. McGraw – Numero di servizio: 35917489 Stato: MIA
Tail Gunner S / Sgt Albert Acampora – Numero di servizio: 31330533 Stato: KIA (RECOV Ered 1957)
Ass AG S / Sgt James S. Cox – Numero di servizio: 11139161 Stato: KIA
Adolph Turpin era stato trovato su una spiaggia vicino a Grado, pochi giorni dopo l’incidente, Edward H. Betz, Lt E. Jarrell tedesco e James S. Cox sono stati recuperati, nel luglio 1945, nel southwest mare S di Venezia. Tutti gli altri sette sono ancora dispersi.
Il frammento del cranio fu trovato, sotto la sabbia vicino al relitto, da uno dei sommozzatori della Protezione Civile di Grado. La squadra è stata impegnata in uno dei corsi di formazione periodici. Non è da escludere che altri resti umani possono essere ancora all’interno della fusoliera, nella parte che è sommersa nella sabbia.
Il Consolidated B-24 Liberator era un bombardiere pesante quadrimotore ad ala medio-alta (adottò un tipo di ala conosciuto come ala Davis, stretta ed allungata, che divenne una sua caratteristica distintiva insieme alla doppia deriva di forma ovale). Il B-24 venne inizialmente sviluppato e prodotto dall’azienda statunitense Consolidated Aircraft Corporation nella prima parte degli anni quaranta, e durante la guerra, fu costruito su licenza anche da altre aziende come Douglas, Ford e North American.
Il Liberator è stato uno dei bombardieri americani più importanti. Terminò la guerra come l’aereo da guerra statunitense costruito nel maggior numero di esemplari nella storia:[1] più di 18 000 esemplari. Era, assieme al B-17 Flying Fortress, il bombardiere di punta dell’United States Ary Air Force. Leggermente più capiente e veloce del B-17, il Liberator, però aveva una quota operativa più bassa e questo faceva sì che venisse colpito ed abbattuto più di frequente, sia dall’antiaerea che dai caccia, nonostante il suo armamento difensivo fosse costituito da dieci mitragliatrici Browning M2 da 12,7 mm lo rendesse una vera e propria fortezza volante. I suoi comandi, tuttavia, erano pesanti da manovrare ed il quadrimotore era impegnativo da tenere in formazione serrata. Inoltre l’alta ala del tipo Davis risentiva pericolosamente negli atterraggi pesanti e degli ammaraggi, in quanto la fusoliera tendeva a spezzarsi.