Guardia Costiera,ASP ed Ispettorato del lavoro,blitz presso i cantieri navali del Compartimento Marittimo di P. Empedocle

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Porto Empedocle, 26 ottobre 2015 – Nel periodo dal 1° settembre al 15 ottobre u.s. si è svolta nel territorio del Compartimento Marittimo di P. Empedocle una campagna di controllo straordinaria sugli impianti di costruzione, riparazione, manutenzione, trasformazione e carenaggio di unità navali, disposta a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

L’attività ha visto impegnati i militari della Guardia Costiera nella capillare verifica dei titoli di concessione o autorizzazione dei cantieri navali (d’intesa con la Regione Siciliana – Ufficio periferico demanio marittimo di P. Empedocle e Gela che, prima dell’avvio dei controlli, ha fornito copia degli atti concessori in corso di validità e delle relative planimetrie), al fine di controllare il rispetto della destinazione d’uso e delle condizioni che legittimano l’utilizzo degli impianti, unitamente a funzionari dell’A.S.P. di Agrigento (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) e dell’Ispettorato provinciale del lavoro di Agrigento che, per gli aspetti di rispettiva competenza, hanno verificato la conformità alle norme di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.

11 le strutture sottoposte ad accertamenti nel Compartimento Marittimo di P. Empedocle (cinque a Licata, tre a Sciacca, una a P. Empedocle, una a S. Leone ed una a Lampedusa). Nei confronti di un cantiere navale di Sciacca è stata disposta dall’A.S.P. la sospensione dell’attività per consentire, entro il termine di 60 giorni, lavori di adeguamento e messa a norma di attrezzature non conformi. Nei confronti di un cantiere navale di Licata, il cui titolo concessorio è risultato scaduto nel 2012 (senza pagamento, da tale data, dei canoni previsti), la Guardia Costiera ha operato il sequestro dell’intera struttura (composta, oltre al cantiere navale, da due scali d’alaggio, una gru su tralicci e diversi locali in muratura, per una superficie totale pari a 1.225 mq.) mentre il titolare della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di occupazione abusiva ai sensi degli art. 54 e 1161 del Codice della Navigazione. Presso un altro cantiere navale di Licata, debitamente munito di titolo concessorio in corso di validità, sono state riscontrate innovazioni non autorizzate: anche in tal caso la Guardia Costiera ha deferito il titolare dell’impresa alla Procura della Repubblica per l’illecito riscontrato. Ulteriori verifiche sono in corso, infine, per accertare la regolarità della documentazione in tema di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro in possesso delle imprese titolari dei due cantieri navali di P. Empedocle e Lampedusa.

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