“Hydrogen Forum 2023″ Idrogeno: Folgiero: a breve il primo sommergibile a celle tutto italiano – Fincantieri al lavoro sull’idrogeno per operazioni in porto

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Presso l’Auditorium Giorgio Squinzi in Assolombarda la terza edizione dell’“Hydrogen Forum”, evento di riferimento per il sistema degli operatori e delle imprese di prodotti e servizi del settore energetico

 

 

Idrogeno: Folgiero (ad Fincantieri), a breve il primo sommergibile a celle tutto italiano

“Quello dell’idrogeno è un tema affascinante quanto complesso, perché nel processo di marinizzazione emergono problemi di pesi e spazi, il cui equilibrio in mare è fondamentale. L’idrogeno necessita di circa un quintuplo dello spazio. Noi forniamo la Marina militare italiana, che gestisce le celle combustibili a mare, da ben 15 anni. E su questo fronte Fincantieri ha promesso alla Marina militare che costruirà il prossimo sommergibile a celle a combustibili con tecnologia interamente italiana. Inoltre Fincantieri, che è la più grande azienda di cantieristica al mondo, può vantare di una presenza strategica in Nord Europa nel settore della transizione energetica a mare. In Norvegia abbiamo una società, la Vard, con la quale stiamo realizzando 15 navi da 85 metri per lavorare sui campi eolici offshore e sulla marinizzazione dell’ammoniaca. E con il progetto Ipcei realizzeremo la prima nave a idrogeno per un grande armatore visionario, stiamo già lavorando a questo obiettivo”. Lo ha detto Pierroberto Folgiero, ad Fincantieri, nel corso della terza edizione dell’”Hydrogen Forum” del Sole 24 Ore, evento di riferimento per il sistema degli operatori e delle imprese di prodotti e servizi del settore energetico.

Fincantieri al lavoro sull’idrogeno per operazioni in porto

Fincantieri sta lavorando su navi a idrogeno per le operazioni in porto. Lo ha detto l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero nel corso dell’Hydrogen forum 2023 del Sole 24 Ore. “Stiamo già lavorando sull’idrogeno a bordo, non per sostituire gli attuali 60 megawatt di produzione, perché è velleitario per motivi di spazio e peso, ma per produrre 5 megawatt, in modo che quando la nave fa operazioni in porto le faccia senza emissioni”, afferma l’Ad di Fincantieri, spiegando che l’utilizzo dell’idrogeno nel settore navale si scontra “con problemi di spazio e di peso”. Per risolverli, “bisogna trovare sistemi di stoccaggio dell’idrogeno”, che ha un’intensità energetica di un quinto, quindi servono serbatoi cinque volte più grandi.

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