I leader locali e regionali chiedono un’agenda dell’UE per il futuro dei nostri oceani

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Bruxelles, 21 aprile 2017 – L’innovazione nel settore marittimo è fondamentale per il successo della strategia sulla crescita blu e della sua azione di contrasto ai cambiamenti climatici: è questo il messaggio ai ministri UE competenti del relatore del Comitato europeo delle regioni sul tema “La presidenza maltese e la conferenza ministeriale di oggi offrono un’occasione unica per rilanciare la strategia sulla crescita blu in Europa. La priorità principale di città e regioni per attuare questa politica è la creazione di posti di lavoro sostenibili e di qualità, e la ricerca è un fattore chiave per raggiungere questo obiettivo. A nostro avviso, alla crescita blu dovrebbe essere destinato il 10 % del bilancio totale della politica di ricerca”: così si è espresso Christophe Clergeau (FR/PSE), membro del consiglio regionale della regione Pays-de-la-Loire, in occasione di una conferenza ministeriale informale sulla crescita blu e la governance degli oceani nell’UE che si è tenuta il 20 aprile scorso a Malta.

L’incontro è stato organizzato per discutere il futuro orientamento dell’iniziativa sulla crescita blu e l’andamento del processo di attuazione della governance degli oceani nell’UE e nel Mediterraneo. La conferenza ha posto inoltre l’accento sull’importanza dell’innovazione per la competitività del settore.

“Il Comitato europeo delle regioni ritiene che la questione dei mari e degli oceani non vada più affrontata soltanto nel quadro di progetti, ma che debba costituire il tema centrale di una politica ad hoc. Il nostro dibattito e la dichiarazione rilasciata oggi rimarranno lettera morta se il Consiglio non definirà un nuovo quadro di governance o non conferirà alla Commissione un chiaro mandato per avviare quanto prima nuovi progetti. Ecco le nostre proposte: il coinvolgimento di uno dei vicepresidenti della Commissione europea; un’apposita formazione del Consiglio dedicata al mare e riunita con cadenza annuale; e la redazione di un Libro bianco sul tema Il mare al centro dell’Europa. Questo garantirà un approccio trasversale e servirà ad elaborare e fissare il percorso per il tipo di tabella di marcia di cui abbiamo bisogno”, ha sottolineato Clergeau.

Alla conferenza informale i ministri hanno adottato una dichiarazione incentrata sul ruolo dell’economia circolare, delle tecnologie pulite e delle energie rinnovabili in quanto motori di una crescita economica sostenibile legata ai mari e agli oceani europei, nonché in quanto fattori di sostegno a taluni settori – quali il trasporto marittimo, la pesca e il turismo nautico – grazie allo sviluppo di competenze e alla creazione di posti di lavoro. Nella dichiarazione si sottolinea inoltre il fatto che i cambiamenti climatici in corso esercitano una pressione crescente sugli oceani e sugli ecosistemi marini, e si mette l’accento sul ruolo che svolgono i mari nel contenere l’innalzamento delle temperature.

Secondo il Comitato europeo delle regioni, se vogliamo che la strategia marittima dia dei risultati, la cooperazione regionale transfrontaliera rappresenterà uno strumento importante, un approccio più globale sarà fondamentale e serviranno finanziamenti adeguati. Il Comitato sottolinea inoltre la necessità che le regioni costiere e marittime europee elaborino strategie locali di promozione delle particolarità distintive dei loro territori. Ritiene anche necessario adottare un quadro strategico rafforzato per l’inclusione delle imprese private nell’economia blu.

Il CdR ha elaborato un parere sul tema Una nuova fase della politica europea di crescita blu che, dopo essere stato approvato all’unanimità in sede di commissione Risorse naturali (NAT), dovrebbe essere adottato dall’Assemblea nella sessione plenaria di maggio. Il documento, elaborato dal relatore Clergeau, invita la Commissione a redigere un Libro bianco sul tema Il mare al centro dell’Europa, raccomanda di creare un apposito fondo per gli investimenti nell’economia blu e propone un sostegno rafforzato per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione – in particolare prefiggendosi che il 10 % dei progetti previsti nell’ambito del programma quadro per la ricerca dell’UE sia incentrato sulle sfide della ricerca marina e marittima – e insiste sulla necessità di tutelare gli interessi dell’economia e delle aree marittime dell’Unione. Il parere esorta a realizzare investimenti strategici in settori chiave dell’economia blu quali le industrie marittime e le biotecnologie marine, e sottolinea l’esigenza che l’obiettivo di produzione di energie rinnovabili nell’UE vada oltre il 27 % previsto entro il 2030. Insiste infine sulla necessità di adottare una strategia basata sui cittadini, capace di promuovere una consapevolezza comune delle questioni marittime.

1/ Il Comitato europeo delle regioni (CdR) è l’Assemblea dei rappresentanti regionali e locali di tutti i 28 Stati membri dell’UE. Istituito nel 1994, il CdR ha il compito di coinvolgere nel processo decisionale dell’Unione europea gli enti regionali e locali e di informarli sulle politiche dell’UE. Il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea consultano il CdR in relazione alle politiche europee che hanno un’incidenza sulle regioni e sulle città. Ognuno dei 350 membri e 350 supplenti del Comitato deve essere titolare di un mandato elettivo o essere politicamente responsabile dinanzi a un’assemblea eletta nella propria regione o città.

2/ La crescita blu è la strategia a lungo termine tesa a favorire una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo nel loro insieme. Mari e oceani sono un volano dell’economia europea e presentano enormi potenzialità di innovazione e di crescita: è questo il contributo del settore marittimo al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. L’economia blu rappresenta all’incirca 5,4 milioni di posti di lavoro e crea valore aggiunto lordo per quasi 500 miliardi di euro l’anno. Tuttavia, determinati settori messi in evidenza nella strategia offrono ulteriori possibilità di crescita. La promozione dell’economia blu è una delle priorità di Malta durante il suo semestre di presidenza del Consiglio dell’UE.

 

 


 

 

 

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