Bari, 27 novembre 2018 – Linea strategica per la portualità del sud? Ma se Assoporti non è riuscita a definire una pianificazione complessiva per gli scali del Mezzogiorno in associazione, ci chiediamo come possa farlo a livello nazionale. Questo l’interrogativo all’origine della decisione assunta dalle due Autorità di Sistema della Sicilia e dall’Autorità Portuale di Messina di disertare il convegno organizzato a Bari dall’Associazione nazionale sul tema dello sviluppo e del recupero dei porti del Mezzogiorno. Una scelta non sorprendente, ma che certo sancisce e consolida la frattura esistente e già sfociata nelle dimissioni da Assoporti dei due presidenti delle AdSP siciliane e del commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Messina.
Il convegno di Bari, che dovrebbe focalizzare l’attenzione sull’intera portualità del Mezzogiorno, è destinato a confermare e a sancire la totale incapacità di Assoporti di essere protagonista in un ruolo che dovrebbe essere istituzionale e che è invece diventato “solo formale e autoreferenziale”.
Secondo i porti siciliani, affrontare il tema complessivo della portualità del Mezzogiorno travolta da una crisi senza precedenti, non compiendo uno sforzo di comprensione e di ascolto delle esigenze e delle priorità della Sicilia, significa confermare i dubbi crescenti sull’utilità stessa di Assoporti, anche e specialmente nel confronto con il governo che al convegno sulla portualità del Mezzogiorno si troverà, laddove dovesse partecipare con suoi autorevoli esponenti, senza le tre Autorità siciliane.