I “segreti” del cartone e del packaging Attivo saranno svelati durante le tre giornate attraverso la Silent Experience al Padiglione D4, stand 13
Forlì, 4 maggio 2018 – Quattro attori. Quattro format di improvvisazione teatrale di impatto visivo per e con i visitatori della fiera. Tre giornate scandite da una performance diversa per ogni ora, alternata a un intrattenimento musicale in cuffia scelto e personalizzato dallo spettatore/visitatore. Il tutto in forma “silent”, per rendere ancora più esclusivo lo showcase. Tutto intorno, un piccolo universo popolato di oggetti in cartone ondulato, il packaging per ortofrutta green per eccellenza, attivo contro gli sprechi, ideale per la migliore valorizzazione del prodotto e del brand.
Ecco le coordinate che definiscono la Silente Experience Bestack, il format con cui il consorzio dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta partecipa a Macfrut 2018. Bestack sarà in Fiera a Rimini dal 9 all’11 maggio con un’inedita veste “teatrale”: l’appuntamento è al padiglione D4, stand 13. Per gli spettatori più “interattivi”, ci sarà anche un omaggio esclusivo, in una confezione di pregio, realizzato in collaborazione con Solarelli, il marchio premium del gruppo Apofruit.
“Macfrut 2018 è per noi il tentativo di contribuire a ‘raccontare’ meglio e a un pubblico più vasto i valori delle nostre attività. Credo che debba essere un obiettivo di tutti gli operatori della filiera produttiva, e quindi anche dell’indotto, contribuire a vendere una mela in più. Perché è un beneficio, diretto e indiretto, per tutti. Questo vale anche per chi, come noi, si occupa di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta e pertanto è un nostro dovere fare comunicazione, in modo anche nuovo e innovativo. – esordisce il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata – Abbiamo scelto di partecipare a Macfrut con una proposta integrata di comunicazione, che mira certamente agli specialisti di settore, ma può essere uno strumento per raccontare i valori della nostra offerta, e dell’ortofrutta in generale, anche a un pubblico generalista”.
“Se l’essere naturale, riciclabile, sostenibile, personalizzabile, igienico, rinnovabile, in grado di comunicare la provenienza e di ridurre lo spreco alimentare sono valori per il consumatore finale, in tema di imballaggi, allora occorre trovare un modo interattivo per raccontare questi valori. – continua il direttore di Bestack – Come? Facendo storytelling, usando un format che ben conosciamo, ma ancora poco utilizzato in ortofrutta”.
“Noi faremo storytelling in fiera, – conclude Dall’Agata – in modo silente, personalizzato e interattivo. L’obiettivo è quello di dare un segnale, una piccola provocazione, perché il nostro possa diventare un format per raccontarsi utilizzabile anche da altri attori, dinamico e fruibile sui social network. Non da ultimo, per contribuire a integrare nella filiera ortofrutticola il canale consumer e aprire di più il settore al mondo esterno”.