Il Cairo, 30 luglio 2015 – Il nuovo canale di Suez è stato terminato. E nei tempi previsti. Mentre il cantiere per ultimare l’hub portuale è ancora attivo, tutto il resto è pronto per l’inaugurazione del 6 agosto.
La nuova autostrada del mare, iniziata nell’agosto scorso, si snoda per 72 chilometri lungo il vecchio canale, raddoppiandone la portata e consentendo di dimezzare i tempi di navigazione, da 22 a 11 ore, circa; e i tempi di attesa, da 11 a 3-4 ore.
Progetto faro della presidenza di Al Sissi, velocizzerà le rotte di navigazione tra Europa e Asia.
Il presidente della società Canale di Suez: “Lo abbiamo collaudato sabato. Abbiamo verificato il passaggio di tre cargo, che hanno attraversato il canale tranquillamente. Fatto che prova che il canale è pronto per la navigazione”.
Il nuovo canale intende rilanciare soprattutto l’economia egiziana, si calcola che in otto anni le entrate si triplicheranno, passando da 5 miliardi di euro a circa 13 miliardi.
Inaugurato nel 1869, il canale fu nazionalizzato dal presidente Nasser nel 1956. Operazione cui si opposero gli azionisti britannici e francesi, con un’occupazione militare che durò una settimana ma non ebbe seguito perché non trovò il sostegno degli Usa.
La guerra israelo-palestinese dei sei giorni portò alla chiusura fino al 1975. Sul canale oggi transita il 7-8% delle merci mobilitate a livello mondiale.
Stimato in oltre 7 miliardi di euro il costo dell’opera, ha trovato il si entuasiastico degli egiziani che in pochi giorni, l’anno scorso, comprarono 6 miliardi e mezzo di obbligazioni.
Oltre 60 imprese italiane hanno partecipato ai lavori.
Insieme al Nuovo Canale, il Governo egiziano ha lanciato il progetto per un enorme piano di investimenti che punta a rendere la regione un centro di sviluppo economico, grazie alla realizzazione di centri di ricerca, poli industriali e aree dedicate alla logistica.