IL PORTO DI TRIESTE SI PRESENTA AGLI OPERATORI AUSTRIACI ALL’AMBASCIATA D’ITALIA A VIENNA

trieste vista dall'alto

Trieste, 26 gennaio 2017 – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Bravo Zeno D’Agostino questo mi sembra sia un buon inizio e tanti auguri, ma per il futuro se vogliamo realmente sfruttare le notevoli potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico e le quasi 4.000 miglia di vantaggio che abbiamo nei confronti della super attrezzata Portualità del Nord Europa e poter quindi diventare di fatto uno dei Hub di riferimento nella gestione della Logistica di Porto e Retroporto relativa ai notevoli volumi dell’interscambio merceologico Euro Asiatico, penso che bisogna abbandonare quella opinabile e deleteria linea di pensiero che ha purtroppo caratterizzato e segnato il nostro recente passato, linea di pensiero che tendenzialmente contemplava che le nuove infrastrutture per Porti e Tracciati Ferroviari si debbano realizzare soltanto in presenza dei traffici esistenti e non in previsione di una probabile futura significativa loro crescita.

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Purtroppo sembra che questa deleteria linea sia ancora molto presente tra i nostri Politici ed Amministratori, in quanto viene forse ancora molto spesso sottovalutato il fatto che ci vorrebbero dei decenni per adeguare alle attuali e future esigenze dei mercati le obsolete architetture infrastrutturale dei nostri Scali e Collegamenti Ferroviari, che ribadisco risalgono in buona parte a poco meno di un secolo fa e di fatto erano opere conformate per assecondare le molto diverse esigenze del passato, quindi se non abbandoniamo in fretta la citata linea di pensiero saremmo come il pescatore che vorrebbe prendere il pesce ma non si è procurato la lenza giusta, o il contadino che vorrebbe raccogliere i frutti ma non ha ne arato ne seminato il campo.
Brunello Zanitti Giuliano

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