Sul tavolo la prospettiva di nuovi scambi commerciali e iniziative comuni su formazione, logistica integrata e semplificazione doganale
Sollevata già diversi mesi fa dai vertici dell’Autorità Portuale, poco prima che scadesse il mandato del presidente uscente, la questione dell’intensificazione dei rapporti diplomatici e commerciali con la Repubblica Popolare Democratica d’Algeria è tornata di attualità ieri pomeriggio durante un summit a Palazzo Rosciano tra l’ambasciatore di Algeri in Italia, Rachid Marif, e il nuovo numero uno della Port Authority, Giuliano Gallanti.
L’ambasciatore algerino, per la prima volta nella storia della città, è venuto a Livorno per una breve visita ufficiale e per conoscere da vicino i principali stakeholder dello scalo marittimo. Ad accoglierlo i rappresentanti delle categorie imprenditoriali, le Dogane, la Guardia di Finanza, l’Ad dell’Interporto Vespucci, Luciano Pannocchia, il responsabile porti della Regione Toscana, Fabrizio Morelli, e il presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà.
Il faccia a faccia tra Gallanti e Marif è stato proficuo e ha preso le mosse da concrete ipotesi di collaborazione sinergica tra i due paesi. Al centro del tavolo un protocollo d’Intesa su formazione, semplificazione doganale e logistica portuale, già presentato il 30 settembre scorso a Roma, in occasione di un incontro fissato per tempo tra l’ambasciatore algerino e una delegazione toscana guidata dall’allora presidente dell’Autorità Portuale, Roberto Piccini, e composta dall’assessore provinciale ai trasporti, Piero Nocchi, dall’assessore comunale alla promozione dei saperi, Giovanna Colombini, e dal presidente dell’Interporto Amerigo Vespucci, Marco Susini. L’accordo è stato ora sottoposto all’attenzione della nuova amministrazione del Porto. L’obiettivo è sottoscriverlo tra qualche mese nella capitale algerina, alla presenza delle più alte istituzioni dello Stato sahariano.
Una volta firmato il cooperation agreement, lo scalo labronico potrebbe diventare il ponte di collegamento principale con l’Europa, sia per il Porto di Bejaja, che ha una vocazione per il traffico Ro-Ro, che per lo scalo d’Oran, in cui sono previsti forti investimenti di potenziamento sull’asse dei contenitori.
Ampio spazio, nel corso del colloquio, è stato inoltre dato all’esame dei rapporti di cooperazione nel campo della formazione e della ricerca, con la prospettiva di opportune forme di gemellaggio da istituirsi all’uopo tra il Polo Universitario della Logistica a Livorno e le università algerine; altri temi toccati: la possibilità di una gestione integrata delle piattaforme distributive e logistiche nell’area del Mediterraneo e la definizione di procedure comuni per la semplificazione e la telematizzazione dei controlli doganali e amministrativi.
Rachid Marif si è detto soddisfatto della visita e ha rinnovato l’interesse a cooperare per il rilancio di prospettive comuni di sviluppo: «L’Algeria è condannata a crescere – ha dichiarato – e oggi ha più che mai bisogno di imprenditori che investano sul suo territorio, ha bisogno di consolidare la propria struttura logistica. Per questo crediamo molto nell’accordo che ci proponete e saremmo felici di invitarvi ad Algeri per sottoscriverlo quanto prima possibile»
L’invito è stato accolto con favore da Gallanti, che ha aggiunto: «L’Algeria potrebbe diventare la Cina della Sponda Sud del Mediterraneo. In un contesto segnato sempre di più dalla crescita dei paesi del Maghreb diventa fondamentale rafforzare l’asse italo-algerino nell’ottica di una strategia di sviluppo competitivo dello scalo labronico. In questa partita verrà premiato chi sarà effettivamente in grado di attrarre crescenti quote di mercato».