Roma, 22 luglio 2016 – “Bisogna fare molto di più sia sul piano della prevenzione e sia sul piano della cultura della sicurezza dei luoghi di lavoro, per garantire l’incolumità dei lavoratori”. E’ quanto dichiarano congiuntamente le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a seguito dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto nel porto di Livorno esprimendo “cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore deceduto e la solidarietà al lavoratore coinvolto nell’incidente” e sottolineando che “la dinamica evidenzia ancora una volta la rischiosità del lavoro portuale esposto ad una forte interferenza operativa, nella quale interagiscono contemporaneamente soggetti di molteplici imprese”.
Secondo le tre Federazioni confederali dei trasporti “questa ennesima tragedia, proprio in un porto, come quello di Livorno, sensibile alla sicurezza sul lavoro, conferma come la sicurezza debba essere messa al primo posto nell’agenda politica del governo. E’ necessario ed urgente – chiedono infine Filt, Fit e Uilt – che la riforma della portualità in discussione, in linea con il Piano Nazionale Strategico Porti e Logistica, metta la sicurezza sul lavoro del settore dei trasporti al primo posto, adeguando per quanto riguarda i porti la legge 272/99 e considerando la specialità di cui sono portatori e gli stretti legami che essi hanno con la filiera terrestre del trasporto merci”.