Buenos Aires, 29 marzo 2016 – Il governo argentino ha festeggiato il lunedì scorso una decisione di una commissione delle Nazioni Unite di espandere il suo territorio marittimo nell’Oceano Atlantico del Sud del 35 per cento di includere le isole Falkland contestate.
Il ministero degli Esteri argentino ha detto che le sue acque sono aumentate di 0,66 milioni di miglia quadrate (1,7 milioni di chilometri quadrati) e la decisione sarà fondamentale nella sua controversia con la Gran Bretagna per le isole.
L’ Argentina perse una breve ma sanguinosa guerra nel 1982 contro la Gran Bretagna dopo che le truppe argentine occuparono l’arcipelago del Sud Atlantico che i latino-americani chiamano Malvinas.
La Commissione delle Nazioni Unite sui limiti della piattaforma continentale si e’ schierata con l’Argentina all’inizio di questo mese, la ratifica rapporto del Paese 2009, che fissa il limite del suo territorio da 200 a 350 miglia dalla sua costa.
“Si tratta di un’occasione storica per l’Argentina perché abbiamo fatto un salto enorme nella delimitazione del limite esterno della nostra piattaforma continentale”, ha detto il ministro degli Esteri Susana Malcorra. “Questo conferma i nostri diritti di sovranità sulle risorse della nostra piattaforma continentale.”
L’esplorazione di petrolio sta già pompando milioni di sterline nell’ economia delle isole delle Falkland.
Molti isolani restano perplessi sulla conclusione della Commissione delle Nazioni Unite che non ha tenuto conto che vi è una disputa diplomatica irrisolta tra Argentina e Gran Bretagna sulle isole.
Le isole Falkland
Le Falkland si autogovernano, ma la Gran Bretagna è responsabile per la sua difesa e degli affari esteri. Il governo britannico, dicono gli isolani non possono essere obbligati ad accettare la sovranità argentina contro la loro volontà.
Il governo Isole Falkland ha detto lunedi scorso che sta cercando un chiarimento da parte del governo britannico su “che cosa, se del caso, sono state prese le decisioni, e quali implicazioni ci possono essere” per il territorio in relazione alla decisione delle Nazioni Unite.