Tartus,21 gennaio 2017 – Finanche il ”Wall Street Journal” ha titolato che: ”La campagna di Russia in Siria mette a nudo le lacune della difesa di Mosca”.
La distribuzione in Mediterraneo di navi da guerra per assistere il regime di Assad mette in luce le debolezze nelle operazioni dell’ aviazione e de vettori navali militari russi.
Una flottiglia di navi da guerra russe nel Mediterraneo sta fornendo un alto profilo di una dimostrazione di forza a sostegno del regime siriano. Ma la distribuzione ha anche evidenziato un forte rilievo per i limiti del materiale militare convenzionale di Mosca.
Proprio ieri un’areo russo nel tentativo di atterraggio sull’ammiralia navale sovietica si e’ schiantato al suolo.Per non citare le due portaerei russe commissionate e costruite dai cantieri francesi e rivendute all’Egitto.Trasmissioni televisive di Stato trasmettono, per il pubblico domestico amante dei Top-Gun, filmati con bombardieri che decollano dalla portaerei ammiraglia della Russia, l”’Admiral Kuznetsov”. Gli osservatori stranieri riesono a vedere una delle esportazioni di armi più importanti del paese, l’aereo da combattimento MiG-29, in azione.
Ma alla vecchia ”Kuznetsov” manca il tipo di potente sistema di catapulta che si trova invece sul vettori degli Stati Uniti, costringendo gli aerei russi di decollare on carichi più leggeri e meno carburante, secondo i funzionari North Atlantic Treaty Organization (Nato).
Ma alla vecchia ”Kuznetsov” manca il tipo di potente sistema di catapulta che si trova invece sul vettori degli Stati Uniti, costringendo gli aerei russi di decollare on carichi più leggeri e meno carburante, secondo i funzionari North Atlantic Treaty Organization (Nato).