L’ impiego di navi militari e di security privata aumentano al passo della pirateria

Skredsvik due
ROMA – L  ‘Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, comandante della Squadra navale
italiana
, ha sottolineato che ”l’incremento degli introiti derivanti dai  riscatti siano un buon business per la pirateria, incoraggiandola ad aumentare  il numero dei sequestri”.

”Ora -spiega l’ Ammiraglio- ci sono i monsoni e quindi gli attacchi sono  diminuiti, ma riprenderanno quando le condizioni del mare torneranno ad essere  buone”. Restano a  contrastare il fenomeno le navi militari  Nato e Ue   dislocate appositamente nell’area. Per quanto riguarda la Marina Militare  italiana l’Ammiraglio Mantelli ha assicurato che e’ pronta ”ad imbarcare i
propri fucilieri sui mercantili quando ci sarà la copertura legale”. Tuttavia,  “la zona di mare da controllare è molto ampia e ci vorrebbero parecchi mezzi per  farlo in modo capillare, senza contare che per intervenire con la forza ci vuole  l’evidenza del reato, non basta il sospetto”.

Sulle due navi italiane da mesi nelle mani dei pirati (  la petroliera ‘Savina Caylyn’ sequestrata l’8 febbraio e la nave  cargo ‘Rosalia D’Amato” sequestrata il 21 aprile) l’Ammiraglio ha poi  rassicurato che sono continuamente  monitorate dalla nave da guerra Doria, con  a bordo 300 uomini e donne. ”Gli ostaggi stanno vivendo una situazione  difficile e noi cerchiamo di salvaguardarli da ritorsioni” ha concluso.

Intanto anche il comparto della security privata si sta organizzando per  operazioni di scorta ai convogli commerciali in mare. La prima nave adibita  a tale scopo sara’ l’ex pattugliatore della marina militare svedese Skredsvik , attualmente presso i cantieri navali Palumbo a  Malta, in attesa della necessaria trasformazione,per conto di una societa’ francese.

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