Bruxelles, 11 novembre 2017 – La Commissione europea intraprende misure per estendere il gasdotto da paesi terzi alle norme comunitarie comuni per il gas
Al fine di migliorare il funzionamento del mercato interno dell’energia e rafforzare la solidarietà tra gli Stati membri, la Commissione ha proposto oggi di modificare la direttiva sul gas.
Un mercato integrato di gas è la pietra angolare dell’Unione dell’energia e una priorità fondamentale della Commissione europea. Nel contesto dell’indirizzo del suo stato dell’Unione il 13 settembre, il presidente Juncker ha annunciato che, nell’ambito della dimensione di solidarietà dell’Unione dell’energia, la Commissione propone norme comuni per tubazioni di paesi terzi che entrano nel mercato interno del gas europeo.
L’emendamento mira a completare la direttiva sul gas (2009/73 / CE) e chiarire che i principi fondamentali della legislazione energetica dell’UE (accesso di terzi a , le norme sui prezzi, la separazione delle strutture di proprietà e la trasparenza) si applicano a tutte le tubazioni da e verso i paesi terzi fino al confine con l’UE. Così, tutti i principali gasdotti che entreranno nell’UE rispettano le regole comunitarie, verranno gestite con lo stesso grado di trasparenza, accessibili ad altri operatori e operanti in modo efficiente. Una volta che gli emendamenti sono stati adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio, essi costituiranno un passo importante verso il completamento dell’Unione dell’energia.
Tale chiarimento aiuterà anche a conseguire gli obiettivi del mercato del gas dell’UE, in particolare il rafforzamento della concorrenza tra i fornitori di gas e il consolidamento della sicurezza energetica dell’UE. Garantire che tutti i principali gasdotti interamente o parzialmente ubicati nell’UE siano gestiti in modo efficiente sotto un regime trasparente di sorveglianza normativa ridurrà i conflitti di interesse tra gli operatori delle infrastrutture ei fornitori di gas e garantiscono fissazione non discriminatoria delle tariffe.
Inoltre, la Commissione propone di consentire agli Stati membri di concedere, a caso per caso, deroghe derogatorie dalla direttiva, per le tubazioni transfrontaliere esistenti, purché tali deroghe non pregiudicano la concorrenza o la sicurezza dell’approvvigionamento.